Dalle indagini che hanno portato all’operazione “Dama Nera 2”, eseguita dalla Guardia di Finanza con 19 arresti per un giro di corruzione in appalti Anas, è emerso “un marciume diffuso all’interno di uno degli enti pubblici più in vista nel settore economico degli appalti”. È quanto scrive il gip del Tribunale di Roma nell’ordinanza di custodia cautelare.
Secondo il giudice il quadro che si è presentato agli investigatori è reso ancora più “sconvolgente” dalla facilità di intervento del sodalizio per eliminare una penale, aumentare interessi e facilitare il pagamento di riserve nonché, ancora più grave, far vincere un appalto ad una società “amica”, a discapito di altre risultate più meritevoli.