Giuseppe Valente, operaio sessantunenne impiegato alla Gpr Marmi di Ausonia (Frosinone) e prossimo alla pensione, è rimasto vittima di un tragico incidente sul lavoro. Secondo le ricostruzioni, l’uomo sarebbe stato schiacciato da una lastra di marmo schiacciato mentre era nella segheria dello stabilimento. Inutili i tentativi dei soccorritori per provare a salvarlo. Sulle dinamiche indagano le autorità competenti per accertare, insieme all’Ispettorato del Lavoro, se l’incidente potesse essere evitato o se si sia trattato di una fatalità.
“La Filca-Cisl di Frosinone è profondamente scossa e addolorata per la tragica morte di un lavoratore, avvenuta ieri in un incidente sul lavoro in una segheria di Ausonia, operante nel settore dei lapidei. La vittima, un nostro iscritto storico e una persona che conoscevo personalmente, era una persona che si distingueva per la sua serietà, la sua dedizione e il suo impegno nel lavoro. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia, ma anche tra i suoi colleghi e in tutta la comunità lavorativa”. Così Giustino Gatti, segretario generale della Filca Cisl di Frosinone. Sono profondamente colpito da questo incidente, e il mio primo pensiero va alla famiglia del lavoratore, che oggi deve fare i conti con una perdita tragica e inaccettabile. Giuseppe era un uomo che conoscevo bene, sempre attento, responsabile e con un forte senso del dovere. La sua morte rappresenta una tragedia che ci coinvolge tutti e ci fa riflettere sulla necessità urgente di intervenire per garantire la sicurezza in settori come quello dei lapidei, che presentano altissimi rischi”.
Il settore dei lapidei è noto per essere uno dei più pericolosi, con il costante utilizzo di macchinari pesanti e la lavorazione di materiali duri e pericolosi, spiegano dal sindacato sottolineando che non si può lavorare a 63 anni in settori ad alto rischio. Gatti ha poi sottolineato: “Non possiamo più ignorare la realtà dei rischi a cui sono esposti i lavoratori del settore. Ogni anno, purtroppo, troppe persone subiscono infortuni gravi. Le aziende devono fare di più per rispettare le normative, ma, soprattutto, devono creare ambienti di lavoro sicuri, dove la salute e la sicurezza dei lavoratori siano sempre una priorità”.
A parlare poi il segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Attilio Vallocchia. “A Frosinone dal 2003 sono 38 gli operai che hanno perso la vita nel settore delle costruzioni. Nel Lazio 33 gli operai morti nel settore con oltre 60 anni di età. Ogni incidente, ogni tragedia, rappresenta una sconfitta per tutti noi. Inoltre, dobbiamo riflettere sul fatto che ancora una volta a morire sul lavoro è un operaio con oltre 60 anni di età. Nel Lazio sono 35 gli operai ultrasessantenni ad aver perso la vita dal 2005 in edilizia. Non si può lavorare a 63 anni in settori ad alto rischio come il settore Lapideo”.
“Chiediamo che si intensifichino le ispezioni – conclude Vallocchia -, bisogna assumere più ispettori e serve uno stretto coordinamento degli organi di vigilanza. Gridiamo a voce alta che siamo stanchi di piangere le nostre vittime. Ognuno deve fare la sua parte per dire basta alle morti sul lavoro”.