“Cresce la voce dell`energia, cala quella della farmaceutica. Tra alti e bassi tengono gli ordinativi relativi ai nostri settori, ma l`industria manifatturiera abbisogna di risorse per non perdere terreno”.
Così Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec, ha commentato lo stato dell`industria nazionale dopo i dati diffusi dall`Istat da cui risulta che nel settore in questione crescono ordinativi e fatturato.
Con riferimento ai raggruppamenti principali di industrie, a maggio gli indici destagionalizzati del fatturato hanno segnato un aumento congiunturale diffuso, e l`energia ha registrato un più 1,2% relativo all`energia. In termini tendenziali l’indice grezzo degli ordinativi diminuisce del 2,5%, con una flessione dello 0,8% sul mercato interno e una marcata contrazione del 5% su quello estero: su questo versante il meno 7,1% dell`industria farmaceutica è il peggior risultato.
“Questo dato – ha ribadito il leader della Uiltec nazionale-tocca una parte fondamentale della cultura industriale del Paese che ha primeggiato in Europa e sui mercati internazionali, grazie alla creazione di valore aggiunto nella produzione, nella ricerca e nello sviluppo. Dobbiamo insistere, per quanto ci riguarda, per rafforzare un sistema condiviso di relazioni industriali, sempre più condiviso e costruttivo. Ma ci vogliono più investimenti pubblici e privati a favore dell`intero sistema industriale e di quello manifatturiero, in particolare”.
e.g.