Nel 2021 in Italia circa 5,6 milioni di individui (9,4%) sono in condizioni di povertà assoluta. Rispetto al 2020, l`incidenza della povertà è rimasta stabile a livello nazionale, con una diminuzione nel Nord-ovest (-2,1 punti percentuali) e un aumento nel Nord-est (+0,4 p.p.), al Centro (+0,7 p.p.), al Sud (+1,5 p.p.) e nelle Isole (+0,1 p.p.).
L`incidenza della povertà è lievemente diminuita per tutte le fasce di età, tranne che per i più giovani (0-17 anni) per cui è aumentata di 0,7 p.p. È quanto emerge dal rapporto Istat “SDGS 2022. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in italia”.
Nel 2021, il costo dell`abitazione rappresenta un peso difficilmente sostenibile per il 7,2% della popolazione, dato stabile rispetto al 2020 e sui livelli minimi del periodo. Nell`ultimo decennio, le distanze tra le regioni si sono leggermente ampliate.
Il rischio di povertà o esclusione sociale rimane pressoché stabile tra il 2020 e il 2021 (25,4%, +0,1 p.p.), ma comunque elevato nel confronto europeo, collocando l`Italia agli ultimi posti nella graduatoria dei Paesi della Ue. Rispetto a dieci anni prima le distanze regionali, nel complesso, non si sono ridotte.
E.G.