A febbraio, complessivamente, i contratti in attesa di rinnovo sono 46 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione) relativi a circa 4,9 milioni di dipendenti (di cui circa 2,9 milioni nel pubblico impiego). Lo ha reso noto l’Istat.
Nel mese di febbraio la quota di dipendenti in attesa di rinnovo per l’insieme dell’economia è pari al 60,5%, in diminuzione rispetto al mese precedente (62,6%). I mesi di attesa per i lavoratori con il contratto scaduto sono in media 38,1, in diminuzione rispetto allo stesso mese del 2015 (38,3). L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 23,1 mesi, in crescita rispetto a un anno prima (21,8).
Con riferimento al solo settore privato la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è pari al 49,0%, in diminuzione rispetto al mese precedente (51,7%) e in aumento rispetto a febbraio 2015 (44,4%); i mesi di attesa per i dipendenti con il contratto scaduto sono 16,7, mentre l’attesa media è di 8,2 mesi considerando l’insieme dei dipendenti del settore.
Sul fronte delle retribuzioni contrattuali orarie, nel mese di febbraio l’indice è aumentato dello 0,1% rispetto al mese precedente e dello 0,8% nei confronti di febbraio 2015. Complessivamente, nei primi due mesi del 2016 la retribuzione oraria media è cresciuta dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2015.
Con riferimento ai principali macrosettori, a febbraio le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a febbraio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli (2,5%); energia elettrica e gas, commercio (entrambi 1,9%). Si registrano variazioni nulle nei settori della metalmeccanica, delle telecomunicazioni, del credito e assicurazioni e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.