Disoccupazione in calo a luglio. Dopo la crescita degli ultimi due mesi, a luglio, secondo la stima provvisoria dell’Istat, il tasso di disoccupazione cala di 0,5 punti percentuali, scendendo al 12% e riportandosi così ai livelli del luglio 2013. La stima dei disoccupati diminuisce del 4,4%(-143 mila) su base mensile.
Nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce del 6,6% (-217 mila persone in cerca di lavoro) e il tasso di disoccupazione di 0,9 punti.
Inoltre, forte calo a luglio per la disoccupazione anche degli under 25. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, cioè la quota di giovani disoccupati sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) è pari al 40,5%, in calo di 2,5 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del dato più basso dal luglio del 2013 quando la disoccupazione giovanile era pari al 39,9%. A giugno la disoccupazione degli under 25 era salita al 43,1%.
Il calo della disoccupazione a luglio 2015 riguarda, dunque, anche i giovani 15-24enni. La stima del numero di giovani disoccupati diminuisce rispetto al mese precedente (-51 mila, pari a -7,6%). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,4% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Tale incidenza diminuisce nell’ultimo mese di 0,9 punti percentuali.
Infine, sempre nel secondo trimestre 2015, ininterrotta da cinque trimestri, continua la crescita degli occupati, stimata a +180 mila unità (0,8% in un anno). L’aumento dell’occupazione riguarda sia gli uomini (+0,7%, 89 mila) sia le donne (+1,0%, 91 mila) e tutte le ripartizioni territoriali, soprattutto il Mezzogiorno (+2,1%, 120 mila unità) dove oltre la metà della crescita interessa le donne (+3,0%, 65 mila).
L’incremento dell’occupazione interessa sia gli stranieri (+50 mila unità) sia, soprattutto, gli italiani (+130 mila unità). In confronto al secondo trimestre 2014, il tasso di occupazione 15-64 anni degli stranieri diminuisce di 0,1 punti percentuali a fronte di una crescita di 0,6 punti tra gli italiani.
Nell’industria in senso stretto, dopo la diminuzione del trimestre precedente, l’occupazione rimane sostanzialmente stabile su base annua a sintesi di un aumento nel Nord e di un calo nel Centro e nel Mezzogiorno. Nelle costruzioni, dopo diciannove trimestri di calo, torna a salire il numero di occupati (+2,3%, 34 mila unità in un anno). Nel terziario gli occupati crescono dello 0,8% (+127 mila unità), soprattutto tra i dipendenti e nel Mezzogiorno.
Nel secondo trimestre 2015, i lavoratori a tempo pieno aumentano in misura sostenuta per il secondo trimestre consecutivo, con un incremento di 139 mila unità (+0,8%). Ininterrotta dal 2010, prosegue la crescita degli occupati a tempo parziale (+1%, 41 mila unità nel raffronto tendenziale) ma in oltre sette casi su dieci questa riguarda il part time involontario, la cui incidenza arriva al 64,6% dei lavoratori a tempo parziale (era il 64,5% un anno prima).
L’incremento di occupazione interessa soltanto i dipendenti, cresciuti nel secondo trimestre del 2015 dell’1,1% (183 mila unità), mentre gli indipendenti rimangono sostanzialmente invariati. Continua, a ritmo più sostenuto, l’aumento del numero di dipendenti a tempo indeterminato (+0,7%, 106 mila su base annua), associato all’aumento dei dipendenti a termine (+3,3%, 77 mila unità). Si riduce il numero di indipendenti con contratti di collaborazione (-11,4%, -45 mila unità).