Cala la disoccupazione in Italia. Secondo le stime preliminari dell’Istat, a novembre 2017 il tasso di disoccupazione è sceso all’11%, (-0,1 punti percentuali rispetto a ottobre): è il dato più basso dal settembre del 2012, quando la disoccupazione era al 10,9%.
Sempre a novembre, la stima delle persone in cerca di occupazione diminuisce per il quarto mese consecutivo (-0,6%, -18 mila). La diminuzione della disoccupazione interessa donne e uomini e si concentra nelle classi di età più giovani mentre si osserva un aumento tra gli over 35.
Dopo la diminuzione del mese scorso, a novembre la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni è ancora in calo (-0,5%, pari a -61 mila). La diminuzione interessa sia le donne sia gli uomini e si concentra tra gli over 50 e i 15-24enni, mentre si osserva un aumento nelle classi di età centrali tra 25 e 49 anni. Il tasso di inattività cala al 34,3% (-0,1 punti percentuali).
Nel trimestre settembre-novembre, rispetto ai tre mesi precedenti, alla crescita degli occupati si accompagna il calo dei disoccupati (-1,4%, -40 mila) e degli inattivi (-0,3%, -43 mila).
Scende anche il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, che si attesta al 32,7%, in calo di 1,3 punti percentuali rispetto al mese precedente. Si tratta del dato più basso dall’inizio del 2012.
Dal calcolo del tasso di disoccupazione sono per definizione esclusi i giovani inattivi, cioè coloro che non sono occupati e non cercano lavoro, nella maggior parte dei casi perché impegnati negli studi, condizione prevalente in queste età. Tenendo conto anche di questi giovani inattivi, l’incidenza dei disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è invece pari all’8,6% (cioè meno di un giovane su 10 è disoccupato), in calo di 0,3 punti rispetto a ottobre. Il tasso di occupazione dei 15-24enni cresce di 0,5 punti, mentre quello di inattività cala di 0,2 punti
Torna a crescere la stima degli occupati, con un +0,3% rispetto a ottobre, pari a +65 mila. Il tasso di occupazione sale al 58,4% (+0,2 punti percentuali). La crescita dell’occupazione nell’ultimo mese interessa entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età ad eccezione dei 35-49enni. Risultano in aumento i dipendenti, sia permanenti sia, in misura maggiore, a tempo determinato, mentre sono in lieve calo gli indipendenti.
Nel periodo settembre-novembre si registra una crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,4%, +83 mila) che interessa donne e uomini e si concentra soprattutto tra gli over 50, in misura più lieve anche tra i 15-24enni, a fronte di un calo tra i 25-49enni. L’aumento è determinato esclusivamente dai dipendenti a termine, mentre calano i permanenti e rimangono stabili gli indipendenti.
Su base annua si conferma l’aumento degli occupati (+1,5%, +345 mila) che riguarda donne e uomini. La crescita si concentra tra i lavoratori dipendenti (+497 mila, di cui +450 mila a termine e +48 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-152 mila). In valori assoluti aumentano soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+396 mila) ma anche i 15-34enni (+110 mila), mentre calano i 35-49enni (-161 mila)
A novembre 2017 gli occupati in Italia hanno toccato quota 23.183.000, segnando il livello più alto dall’inizio delle serie storiche (1977).
Il tasso di occupazione dei 15-64enni sale al 67,6% per gli uomini (+0,2 punti percentuali) e al 49,2% per le donne (+0,1 punti).
E.M.