A maggio il tasso di disoccupazione torna a salire e risulta pari al 12,6%. Lo rileva l’Istat, che registra un aumento di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile (rivisto al 12,5%) e di 0,5 punti nei dodici mesi. Rispetto al massimo storico del 12,7% di gennaio e febbraio l’istituto indica però un leggero miglioramento. Flessione di 0,3 punti su aprile, ma +4,2 punti su anno
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni, cioè la quota dei senza lavoro sul totale di quelli occupati o in cerca di occupazione, è pari al 43%, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al mese precedente, ma in crescita di 4,2 punti nel confronto tendenziale.
Gli occupati, sottolinea l’istituto di statistica, sono 22 milioni e 360mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52mila), ma in diminuzione dello 0,3% su base annua (-61mila). Il tasso di occupazione, pari al 55,5%, cresce di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali, ma cala di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di individui inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuisce dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell’1% rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività, pari al 36,3%, diminuisce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,3 punti su base annua.
A maggio, il tasso di disoccupazione maschile, pari all’11,7%, diminuisce in termini congiunturali (-0,2 punti percentuali), ma aumenta in termini tendenziali (+0,2 punti). Quello femminile, pari al 13,8%, cresce rispetto al mese precedente di 0,5 punti percentuali e di 0,8 punti su base annua.
La disoccupazione femminile ha toccato a maggio il livello più alto dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004).L’istituto di statistica sottolinea inoltre che nel confronto con i dati trimestrali destagionalizzati è il dato più alto dal secondo trimestre 2000.


























