Il potere d`acquisto delle famiglie, nel secondo trimestre dell’anno, ha registrato “una flessione lieve nonostante l`impatto negativo dell`aumento dei prezzi”. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali “attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico”. Lo ha reso noto l’Istat.
Entrando nel dettaglio, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici, nel secondo trimestre, è aumentato dell`1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%.
La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 2,3 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
A fronte di un aumento dell`1,5% del deflatore implicito dei consumi finali delle famiglie, il potere d`acquisto delle famiglie è lievemente diminuito rispetto al trimestre precedente (-0,1%).
tn