Buone notizie dal mercato del lavoro. Secondo le nuove rilevazioni Istat, nel II trimestre 2017 si è verificata una prosecuzione della crescita dell’occupazione e una sensibile diminuzione della disoccupazione.
Nel periodo in questione l’economia italiana ha registrato una crescita del Pil pari allo 0,4% in termini congiunturali e all’1,5% su base annua, mentre nel complesso dei paesi dell’area Euro l’economia è cresciuta dello 0,6% rispetto al trimestre precedente e del 2,2% nel confronto con lo stesso trimestre del 2016.
I segnali di consolidamento dell’espansione dei livelli di attività economica, particolarmente significativi nell’industria in senso stretto e nei servizi, sono associati a un assorbimento di lavoro da parte del sistema produttivo che continua a espandersi in linea con la dinamica del Pil: le ore complessivamente lavorate crescono dello 0,5% sul trimestre precedente e dell’1,4% su base annua, confermando l’elevata intensità occupazionale della ripresa in corso.
Nel dettaglio dei dati Istat, l’input di lavoro utilizzato complessivamente dal sistema economico (misurato con le ore lavorate derivanti dalla Contabilità Nazionale) registra aumenti dello 0,5% su base congiunturale e dell’1,4% in termini tendenziali. L’occupazione stimata dall’indagine sulle forze di lavoro, al netto degli effetti stagionali, è pari a 22 milioni 985 mila persone, in aumento di 78 mila unità (+0,3%) rispetto al trimestre precedente. Il tasso di occupazione sale al 57,8% (+0,2 punti percentuali); l’incremento è più accentuato per i 50-64enni (+0,4 punti) in confronto ai 35-49enni e ai 15-34enni (+0,2 e +0,1 punti, rispettivamente).
L’aumento congiunturale del numero di occupati è il risultato di un ulteriore e più intenso incremento dei dipendenti (+149 mila, 0,9%), dovuto in oltre otto casi su dieci alla crescita di quelli a tempo determinato; si accentua invece la diminuzione degli indipendenti (-71 mila, -1,3%). La crescita dell’occupazione interessa entrambi i generi e caratterizza soprattutto il Mezzogiorno (+0,7%) e il Nord (+0,3%) a fronte della stabilità nel Centro.
Il tasso di disoccupazione scende per il secondo trimestre consecutivo attestandosi all’11,2% (-0,4 punti). Il tasso di inattività sale al 34,7% (+0,1 punti), dopo la diminuzione nei due precedenti trimestri.
Nelle imprese dell’industria e dei servizi le posizioni lavorative dipendenti sono aumentate dell’1,1% su base congiunturale e del 3,1% su base annua; nel totale il monte ore lavorate è cresciuto dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e del 3,1% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Le ore lavorate pro capite sono rispettivamente cresciute dello 0,2% e diminuite dello 0,7%.
Contemporaneamente le ore di cassa integrazione (Cig) sono scese da 12,6 a 6,9 per mille ore lavorate. Continuano a crescere a ritmi sostenuti le posizioni in somministrazione che aumentano del 4% in termini congiunturali e del 22,2% su base annua. Il tasso di posti vacanti nelle imprese con almeno 10 dipendenti aumenta di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,3 su base annua.
L’indice destagionalizzato del costo del lavoro per Unità di lavoro dipendente (Ula) diminuisce in termini congiunturali dello 0,2%, sintesi di una riduzione pari a 0,1% delle retribuzioni e di 0,5% degli oneri. Su base annua si osserva per il costo del lavoro un calo di 0,1%, a fronte di una riduzione pari a 0,3% delle retribuzioni e di un aumento di 0,6% degli oneri.