Ad aprile l’indice destagionalizzato del clima di fiducia del settore manifatturiero scende a 89,5 dal 91,1 di marzo. Lo rileva l’Istat, sottolineando che si tratta del livello più basso da ottobre 2009. In particolare, i saldi dei giudizi sugli ordini e sul livello delle scorte di magazzino rimangono invariati, mentre le attese di produzione peggiorano. Quanto alla fiducia delle imprese di costruzione, ad aprile l’indice sale a 82,9 da 81,8 di marzo. Tornando al settore manifatturiero, nel comparto della produzione di beni strumentali l’indice scende da 89,1 a 87,1, in quello dei beni di consumo da 94,0 a 93,3 e in quello dei beni intermedi da 89,5 a 87,7.
Inoltre, secondo le consuete domande trimestrali sulla capacità produttiva, nel primo trimestre 2012 il grado di utilizzo degli impianti scende al 70% contro il 70,5% del quarto trimestre 2011; la durata della produzione assicurata sulla base dell’attuale portafoglio ordini scende da 3,1 a 3 mesi. Nel primo trimestre, fa sapere sempre l’Istat, la quota di operatori che segnala la presenza di ostacoli all’attività produttiva sale dal 44% al 52%. In particolare, cresce l’incidenza di operatori che segnalano quali ostacoli principali l’insufficienza della domanda e i vincoli finanziari.
Nelle costruzioni, invece, migliorano i giudizi sugli ordini e/o sui piani di costruzione, mentre peggiorano le attese sull’occupazione.(ANSA).
Ad aprile anche l’indice destagionalizzato del clima di fiducia scende sia nelle imprese dei servizi sia in quella del commercio al dettaglio. L’Istat, spiega che il calo più netto si registra per i servizi al mercato (a 76,0 da 82,2), mentre la diminuzione è stata più lieve per il commercio al dettaglio (a 81,8 da 83,8). Nei servizi peggiorano lievemente i giudizi sugli ordini, le attese registrano un leggero incremento e scende nettamente il saldo relativo alle attese sull’economia in generale. I giudizi sull’occupazione espressi dalle imprese dei servizi sono stabili, ma diminuisce il saldo delle relative attese. E risalgono le attese sulla dinamica dei prezzi di vendita. Inoltre, fa sapere l’Istat, dalla consueta indagine trimestrale emerge che la quota di imprese dei servizi che percepisce l’esistenza di ostacoli all’attività produttiva cresce significativamente (dal 52% al 62%) nel primo trimestre 2012.
Nel commercio al dettaglio peggiorano sia i giudizi sia le aspettative sulle vendite e torna a diminuire il saldo relativo alle scorte di magazzino. L’indice del clima di fiducia sale da 76,1 a 77,7 nella grande distribuzione e scende da 92,7 a 90,6 in quella tradizionale. (LF)


























