A marzo le vendite al dettaglio tornano in calo, seppure lieve, su base mensile, scendendo dello 0,2%, mentre salgono dell’1,7% rispetto allo stesso mese del 2011, spinte dai prodotti alimentari (+3,5%). Lo rileva l’Istat, aggiungendo che si tratta in termini tendenziali del rialzo maggiore da quasi un anno (da aprile 2011). Quindi, l’indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) segna un leggera diminuzione congiunturale dopo due mesi consecutivi in positivo (-0,2% sia per alimentari che non). Comunque nella media del trimestre gennaio-marzo 2012 l’indice risulta in aumento dello 0,8% rispetto ai tre mesi precedenti.
Su base annua il rialzo, +3,5% per gli alimentari e +0,7% per il ‘non food’, segna il secondo incremento tendenziale consecutivo. Ecco che nei primi tre mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l’indice grezzo aumenta dello 0,4%.
Le vendite per forma distributiva mostrano, nel confronto con marzo 2011, un aumento sia per la grande distribuzione (+2,0%), tra cui spicca l’andamento dei discount alimentari (+4,6%), sia per i piccoli negozi (+1,3%).
Nel dettaglio, per quanto riguarda il non food, il valore delle vendite registra variazioni tendenziali positive nella maggior parte dei gruppi di prodotti. Gli aumenti tendenziali più elevati riguardano i gruppi calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+3,6%) e abbigliamento e pellicceria (+2,4%). La variazione tendenziale negativa di maggiore entità riguarda il gruppo supporti magnetici, strumenti musicali (-3,8%). (LF)
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