Nel 2010 l’Inps avrà un risultato economico di esercizio (differenza tra le entrate e le uscite complessive) nel 2010 negativo per 3,7 miliardi, molto peggiore delle previsioni (ci si attendeva un avanzo di 2,8 miliardi). È quanto emerge dall’assestamento al bilancio preventivo dell’Inps per il 2010 approvato la scorsa settimana secondo il quale la gestione finanziaria di competenza presenta un avanzo di 706 milioni (in calo comunque rispetto ai 4,1 miliardi attesi nelle previsioni precedenti). Per la gestione economica la correzione supera i 6,6 miliardi. Il peggioramento delle previsioni è dovuto all’impatto della crisi sull’occupazione e sul sostegno al reddito dei lavoratori (e dai documenti sull’andamento dell’economia che approva il Governo ai quali l’Inps si deve attenere nelle proprie stime). Ci si attende un peggioramento delle entrate contributive (145,9 miliardi a fronte dei 148,2 delle previsioni precedenti) e un aumento della spesa per prestazioni istituzionali (216,9 miliardi a fronte dei 213 miliardi delle previsioni precedenti) ma soprattutto un peggioramento della gestione prestazioni temporanee lavoratori dipendenti (un rosso di 263 milioni a fronte di previsioni precedenti per il 2010 che davano un attivo di tre miliardi). Questa gestione in particolare che comprende gli assegni di cassa integrazione, mobilità e in genere le prestazioni di sostegno al reddito è per la prima volta in rosso sull’anno negli ultimi 15 anni (la situazione patrimoniale resta comunque in attivo per oltre 176 miliardi). «Sono soldi che diamo ai lavoratori – ricordato Mastrapasqua a proposito dell’aumento della spesa per cassa integrazione e mobilità – il dato che misura davvero la temperatura dei conti comunque è la gestione finanziaria di competenza che resta in attivo per 706 milioni nel 2010».
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