In Italia, le persone tra i 15 e i 64 anni che, nel 2022, hanno dichiarato di aver svolto almeno un`ora di lavoro tramite una piattaforma digitale sono 565mila. È quanto rilevato dall’Istat in uno studio basato su interviste realizzate su un modulo ad hoc sperimentale dedicato al Digital Platform Employment (DPE) che, su base volontaria, è stato utilizzato in 17 paesi europei.
Il lavoro su piattaforma è più diffuso nella classe di età 30-44 anni (2,0%), tra gli uomini rispetto alle donne (1,8% rispetto a 1,3%) e tra le persone con un titolo di studio elevato (laurea e oltre 2,6%). Di coloro che hanno lavorato tramite piattaforma digitale nei 12 mesi precedenti l`intervista quasi il 16% (89mila) ha svolto un lavoro tramite piattaforma anche nelle quattro settimane precedenti l`intervista.
Le persone che, nel 2022, hanno lavorato tramite una piattaforma digitale sono l`1,5% della popolazione tra i 16 e i 64 anni residente in Italia, rispetto al 3% della media dei 17 paesi europei che hanno partecipato all`indagine.
Le attività più frequentemente mediate tramite piattaforma sono la vendita di beni, la consegna di merci (incluso cibo), la creazione di contenuti (Youtube, Instagram e simili), l`affitto di case o stanze, i servizi informatici (programmazione, coding, webdesign, supporto e controllo di contenuti online), le attività di insegnamento, tutoring e traduzione, i lavori manuali (elettrici, idraulici, pittura, ecc.) e di cura, il servizio di taxi e trasporto passeggeri.
e.m.