Stamattina in Piazza del Popolo a Roma si è aperta la campagna di raccolta firme a sostegno delle legge di iniziativa popolare su partecipazione e democrazia economica proposta dalla Cisl. Una “grande riforma istituzionale”, afferma il segretario generale Luigi Sbarra, che ha dato il via alla campagna compilando il primo modulo.
“Oggi è una bella giornata per la Cisl, il mondo del lavoro e il paese, per lanciare una raccolta di firme sull’intero territorio nazionale – ha detto -. I tempi sono maturi, a 75 anni della nostra carta costituzionale per impegnare le persone a collaborare e cooperare alla gestione, agli indirizzi, agli utili e ai profitti delle proprie aziende.”.
La partecipazione “incrocia tutte le grandi sfide che il paese ha davanti – ha aggiunto – aiuta a migliorare ad aumentare i salari, a stabilizzare e qualificare il lavoro, a recuperare quote di produttività, a lavorare sul tema della sostenibilità sociale, sulla riduzione dell’orario di lavoro, investire su salute e sicurezza e contrastare le delocalizzazioni industriali. Lanciamo questo forte segnale: investiamo sulla partecipazione, invitiamo tutti cittadini a sostenere la nostra iniziativa sottoscrivendo questa proposta di legge. Si tratta di una grande iniziativa che ci aiuta a innovare le relazioni sindacali, a migliorare la contrattazione collettiva, a far crescere una migliore cultura partecipativa nei luoghi di lavoro”.
“Il paese ha bisogno di questo, nel momento in cui la politica discute di presidenzialismo, premierato, la Cisl la invita a discutere anche di partecipazione. Così diamo attuazione all`articolo 46 della Costituzione”, ha concluso il segretario Sbarra.
Il segretario generale della Cisl spiega che nelle prossime ore “chiederemo un incontro alle associazioni datoriali, ai partiti politici e alla società civile per confrontarci sui contenuti della nostra proposta. Nella relazione tecnica abbiamo raccolto buone pratiche di accordi di natura partecipativa che abbiamo sottoscritto in decine di aziende pubbliche e private. Noi sfidiamo le nostre controparti a misurarsi con noi sui contenuti della proposta di legge, che non è obbligatoria. La legge incoraggia a innovare le relazioni sindacali e a incentivare accordi partecipativi”.
“In questo modo ci guadagnano sia i lavoratori che le imprese – ha proseguito – che grazie agli accordi partecipativi possono incrementare la produttività ed essere piú competitive in un mercato globale. E ci guadagnano anche gli enti locali perché in questo modo contrastiamo la delocalizzazione”.
In sostanza, con questa proposta si va oltre il patto per la fabbrica sottoscritto da Confindustria e sindacati. “Dobbiamo aggiornare e migliorare le relazioni sindacali – ha aggiunto Sbarra – noi siamo in un passaggio epocale perché siamo in fase di transizione digitale, ecologica, industriale ed energetica a cui dobbiamo collegare una transizione sociale. Le relazioni sindacali vanno innovate puntando sulla contrattazione collettiva: meno leggi invasive sui temi dell’autonomia contrattuale e sindacale. Questa è la grande sfida del Paese e rigenerare il rapporto tra capitale e lavoro, tra imprese e lavoratori”.
Il leader della Cisl è poi tornato sull’incontro tra governo e sindacati avvenuto lo scorso lunedì, 29 maggio, sottolineando l’imprescindibilità del dialogo permanente tra le parti, unica via per affrontare temi cogenti come il contrasto all’inflazione, una nuova politica di redditi e pensioni, salute e sicurezza, nonché politiche industriali, sanità e non autosufficienza. “La Cisl è pronta a intraprendere questo cammino positivo e partecipativo con il governo”, ha aggiunto, frutto anche di due mesi di mobilitazione congiunta con Cgil e Uil. “Noi vogliamo misurarci sulle proposte e contenuti e restiamo inchiodati ai tavoli per trattare e portare a casa risultati per le persone che rappresentiamo – ha aggiunto -, poi arriverà il tempo della verifica e delle valutazioni per capire come e quando riprendere iniziative di mobilitazione, ma quando si aprono i tavoli i veri sindacalisti si inchiodano e si incatenano ai tavoli per trattare e conquistare risultati”.
e.m.