Il ministero del Lavoro ha preso l’impegno a “sostenere una norma che annulli” la disposizione che “mette a repentaglio circa 100.00 posti di lavoro” e ha espresso la “volontà” a inserirla nel “primo strumento legislativo disponibile tra i decreti in conversione in Parlamento, o altrimenti intervenendo con un provvedimento d’urgenza nelle prossime settimane”. E’ quanto si legge in una nota dei sindacati dopo il presidio, davanti al ministero del Lavoro, di lavoratori e lavoratrici in somministrazione (ex interinali) organizzato da Nidil Cgil Felsa Cisl Uiltemp Uil.
Durante il presidio si è svolto un incontro tra una delegazione sindacale e i rappresentanti del Dicastero.
“La legge in questione, come attualmente concepita – hanno spiegato i sindacati – mette in discussione la continuità lavorativa di decine di migliaia di lavoratori a tempo indeterminato, inviati in missione nelle aziende a tempo determinato e che, con l`applicazione del limite dei 24 mesi, vedranno interrotti i loro contratti presso gli utilizzatori. In altre parole, si rischia di mandare a casa lavoratrici e lavoratori per mezzo di una norma ingiusta e discriminatoria che alimenterebbe anche un turn-over estremo che già caratterizza questo settore”.
“NidiL Felsa UilTemp vigileranno affinché gli impegni assunti si concretizzino in tempi brevi. In caso contrario riprenderanno la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici”, concludono.
E.G.