• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 2 Settembre 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il futuro di Salvini è già passato

    Salvini, il Tafazzi insidiato da Vannacci

    Istat, reddito famiglie nel 2015 +0,9%, potere acquisto +0,8%

    Cassazione: stop ai rimborsi forfettari nel volontariato

    Surrogata, la grande ipocrisia

    Il congedo di paternità alla prova dell’uguaglianza: la Corte Costituzionale riconosce il diritto anche alle madri in coppie omogenitoriali

    La trappola dei dazi

    La trappola dei dazi

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    Clima, Cgil: domani a Roma Landini in piazzi con i ragazzi Fridays for Future

    Tra “disastri e stagnazione delle politiche” la Bce tira le somme dell’età degli estremi

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Il Manifesto di Draghi e l’utopia europea

    L’Europa vaso di coccio e il provincialismo della sinistra

    A Genova 40mila persone in corteo per Gaza. Magni (Cgil): la politica apra gli occhi di fronte a questa risposta della società civile. Quello che sta accadendo è una vergogna per tutta l’umanità, chi non reagisce ne risponderà davanti alla Storia

    A Genova 40mila persone in corteo per Gaza. Magni (Cgil): la politica apra gli occhi di fronte a questa risposta della società civile. Quello che sta accadendo è una vergogna per tutta l’umanità, chi non reagisce ne risponderà davanti alla Storia

    La grande bufala della gig economy

    A proposito degli “sporcaccioni misogini” in rete, cosa possiamo fare per difenderci. La task force per l’Hate Speech di Amnesty Italia e altre iniziative utili

    Direttivo, legge di Bilancio da bocciare, su pensioni luci e ombre

    La Cgil raccontata da Gaetano Sateriale in “Corso Italia 25”: un grande sindacato, ma anche qualcosa di più

    Ex Ilva, l’appello dei metalmeccanici ai gruppi parlamentari: restiamo uniti

    Ex Ilva, l’appello dei metalmeccanici ai gruppi parlamentari: restiamo uniti

    Logistica, sottoscritto il primo protocollo unitario sul trasporto merci nella laguna veneziana

    Il mondo del cinema nel mondo reale: tra proteste e polemiche il Lido si schiera con Gaza, manifestazione sabato 30

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati provvisori Istat su occupati e disoccupati – Luglio 2025

    Ex Ilva, il documento inviato da Fim, Fiom e Uilm ai gruppi parlamentari

    I dati provvisori Istat sui prezzi al consumo – Agosto 2025

    Cgil, taglio alle aliquote di rendimento

    I conti economici trimestrali dell’Istat – II trimestre 2025

    I dati Istat su fatturato dell’industria e dei servizi – Giugno 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Il futuro di Salvini è già passato

    Salvini, il Tafazzi insidiato da Vannacci

    Istat, reddito famiglie nel 2015 +0,9%, potere acquisto +0,8%

    Cassazione: stop ai rimborsi forfettari nel volontariato

    Surrogata, la grande ipocrisia

    Il congedo di paternità alla prova dell’uguaglianza: la Corte Costituzionale riconosce il diritto anche alle madri in coppie omogenitoriali

    La trappola dei dazi

    La trappola dei dazi

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    Clima, Cgil: domani a Roma Landini in piazzi con i ragazzi Fridays for Future

    Tra “disastri e stagnazione delle politiche” la Bce tira le somme dell’età degli estremi

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Il Manifesto di Draghi e l’utopia europea

    L’Europa vaso di coccio e il provincialismo della sinistra

    A Genova 40mila persone in corteo per Gaza. Magni (Cgil): la politica apra gli occhi di fronte a questa risposta della società civile. Quello che sta accadendo è una vergogna per tutta l’umanità, chi non reagisce ne risponderà davanti alla Storia

    A Genova 40mila persone in corteo per Gaza. Magni (Cgil): la politica apra gli occhi di fronte a questa risposta della società civile. Quello che sta accadendo è una vergogna per tutta l’umanità, chi non reagisce ne risponderà davanti alla Storia

    La grande bufala della gig economy

    A proposito degli “sporcaccioni misogini” in rete, cosa possiamo fare per difenderci. La task force per l’Hate Speech di Amnesty Italia e altre iniziative utili

    Direttivo, legge di Bilancio da bocciare, su pensioni luci e ombre

    La Cgil raccontata da Gaetano Sateriale in “Corso Italia 25”: un grande sindacato, ma anche qualcosa di più

    Ex Ilva, l’appello dei metalmeccanici ai gruppi parlamentari: restiamo uniti

    Ex Ilva, l’appello dei metalmeccanici ai gruppi parlamentari: restiamo uniti

    Logistica, sottoscritto il primo protocollo unitario sul trasporto merci nella laguna veneziana

    Il mondo del cinema nel mondo reale: tra proteste e polemiche il Lido si schiera con Gaza, manifestazione sabato 30

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione

    I dati provvisori Istat su occupati e disoccupati – Luglio 2025

    Ex Ilva, il documento inviato da Fim, Fiom e Uilm ai gruppi parlamentari

    I dati provvisori Istat sui prezzi al consumo – Agosto 2025

    Cgil, taglio alle aliquote di rendimento

    I conti economici trimestrali dell’Istat – II trimestre 2025

    I dati Istat su fatturato dell’industria e dei servizi – Giugno 2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Ciò che era giusto. Eredità e memoria di Alexander Langer, di Goffredo Fofi. Editore Alphabeta

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Analisi - L’Europa vaso di coccio e il provincialismo della sinistra

L’Europa vaso di coccio e il provincialismo della sinistra

di Paolo Pirani
2 Settembre 2025
in Analisi
Il Manifesto di Draghi e l’utopia europea

È davvero singolare che mentre Mario Draghi al meeting di Rimini inchioda l’Europa al rischio concreto di insignificanza, a Tianjin colossi del calibro di Cina, India e Russia aprano per l’ennesima volta gli occhi del mondo su dove si gioca la competizione internazionale basata oggi su impietosi rapporti di forza sul piano economico e delle scelte strategiche. E pensare che quella città cinese fu agli inizi del ‘900 possedimento europeo, anzi…italiano. Ma in questi giorni l’Europa non fa neppure da usciere. La storia si diverte e…non smette di mettere in guardia.

Quando si parla di rapporti di forza si commette, talvolta, un grave errore: ci si riferisce al procedere di autoritarismi che impongono il loro volere, in primo luogo, come potenze militari riducendo ai minimi termini regole e mediazioni. Invece, si trascura che i rapporti di forza che contano e generano tutti gli altri sono innanzitutto economici e produttivi e sono questi ad aver provocato la stessa politica dei dazi per certi versi “difensiva” di Donald Trump. Inutile accorgersi ora che il mondo vira verso Oriente. E che tale virata, per giunta, ha aperto nuove rotte di primaria importanza che non passano certo dal Mediterraneo, bensì, dallo scenario del Pacifico come pure dal nord artico per finire …al Mar Nero che Putin esige sotto il suo controllo.

In questo senso l’Europa mostra un ritardo esiziale, come se avesse atteso, nella fortezza descritta nel romanzo “Il deserto dei tartari”, qualche antagonista che invece l’aveva snobbata ed aveva preso da tempo altri percorsi.

La politica europea è certamente malata nelle sue classi dirigenti, dove la mediocrità e le …giaculatorie la fanno inutilmente da padrone. A ciò si aggiungono nazionalismi confusi, il crollo culturale e politico del riformismo europeo, le rovine di assi privilegiati, come quello Franco-tedesco che, in realtà, è complice della smisurata crescita del sistema ordinatorio di Bruxelles che ha spedito in soffitta le speranze del manifesto di Ventotene con la prospettiva dell’Europa democratica, di pace e federale, come pure i primi passi…con i piedi per terra degli statisti che hanno avviato il processo di integrazione europea.

Mentre il mondo cambiava, l’Europa si trastullava in una miriade di errori non riuscendo a liberarsi né della ingordigia burocratica, né delle mode avventuriste come il green deal che hanno costituito nuove chimere ideologiche tramutatesi in disastrosa fuga dalla realtà. Realtà che si muoveva per vie molto diverse: Paesi come quelli arabi moderati che fanno valere la loro ricchezza come rivalsa ad ogni minorità; mondi industriali irrefrenabili come quello cinese ed indiano che vogliono riscrivere non solo gli equilibri ma anche i criteri culturali che non fanno parte evidentemente dell’universo e della storia europea; potenze come la Russia che si ribella ad essere considerata “regionale” e come gli Stati Uniti che si prodigano per impedire ogni deriva che implichi un loro declino.

L’Europa in questo contesto fatica persino ad essere un vaso di coccio fra vasi di ferro. Eppure, sarebbe il caso di raccogliere il monito di Draghi, come pure quelli precedenti degli ultimi Papi, cercando di liberarsi di una visione occhiuta di regole e di privilegi per andare al sodo dei problemi che il Vecchio Continente non riesce neppure ad affrontare.

Ma se la questione da aggredire con maggiore immediatezza è quella produttiva ed economica, non c’è dubbio che ancora in questo scorcio di millennio i Paesi europei sarebbero in grado di recuperare posizioni. Si pensi alla politica industriale comune liberata da fumisterie e intrighi burocratici. Sarebbe certamente alla portata del nostro apparato industriale venire riorientata da una nuova cooperazione fra Stati e grandi gruppi, come, per un verso, fu la scelta degli anni ‘50 su carbone ed acciaio che favorì una imponente rinascita produttiva. Questa volta ovviamente le sfide sono diverse e riguardano tecnologie, recupero di produzioni mature ma ancora efficienti, eliminazione di storture, intelligenza artificiale, sbocchi verso nuovi mercati, fine di norme assurde che limitano gli investimenti (vedi la cosiddetta tassa…carbonica) e generano incertezze. Gli Stati europei si dividono viceversa sulle sanzioni contro Putin e non trovano il tempo per decidere insieme come far tornare la produzione industriale europea all’altezza della competitività che oggi è necessaria.

Naturalmente si dovrebbe avere il coraggio di ignorare élite e funzionariato da salotto: la competizione industriale è terreno di lotta, non di elucubrazioni. L’Europa deve ritrovare una grinta, una tenacia, una determinazione che va oltre l’atteggiamento …aristocratico di impianti istituzionali che rischiano di soffocarla, invece che liberarne le potenzialità che pur ci sono. Il lavoro del prossimo futuro dipende dal coraggio e dalla lungimiranza di questo periodo. Anche perché è una illusione difendere valori come la democrazia con il…Parlamento europeo privo di effettivi poteri, quando nel mondo le decisioni fondamentali vengono prese da autocrazie. Si deve essere sinceri nel constatare cosa si è diventati: l’Europa appare sempre più marginale perché non appare più insostituibile in alcun settore della economia e del commercio. Certo, per una svolta profonda occorre il consenso delle popolazioni. E su questo versante sarebbe decisivo ricostruire quella Europa sociale che nel corso degli ultimi decenni è divenuta un fantasma. Un’opera nella quale si può anche combattere l’egoismo della grande finanza e l’assistenzialismo che di fatto è solo una foglia di fico che copre la deriva verso quella insignificanza che Draghi denunciava, peggiorando progressivamente le condizioni sociali ed economiche dei cittadini europei.

Ma il pericolo maggiore, purtroppo, e non debellabile con facilità risulta essere quel recalcitrare dei gruppi dirigenti europei rispetto ad un esame verità degli errori commessi. Peccato capitale resta quello di far finta di nulla, di minimizzare, di rovistare in casa propria per trovare la quadra a problemi che richiedono risposte comuni, innovative, aggressive, di lungo periodo.

L’assenza di una sinistra europea capace di incidere con una rinnovata cultura riformista sulle enormi carenze di questa Europa ha certamente avuto un peso. Ci si è rifugiati in un provincialismo da cortile per lo più, quando invece occorreva ben altra audacia. Si potrebbe obiettare che ripartire è un’illusione visto il passo che hanno le altre economie. Ma in questo caso si tratta di smetterla di osservare con autocommiserazione il proprio ombelico e considerare politica industriale, fiscale, programmatoria quel bene comune prioritario che può evitare il tracollo e la sudditanza. Tempo a disposizione non ne rimane molto. Eppure, molto c’è da fare e molto si può fare. I governi hanno la responsabilità maggiore ma anche le forze sociali possono giocare un ruolo di grande portata.

Paolo Pirani – Consigliere CNEL

Paolo Pirani

Paolo Pirani

Consigliere CNEL

In evidenza

Caporalato, Flai Cgil: fenomeno non più tollerabile, basta ritardi su legge 199

Fai-Cisl, a Venezia “Il nome di Hope”, cortometraggio animato contro ghetti e caporalato

2 Settembre 2025
Scioperare per rilanciare l’industria: tutte le (buone) ragioni dell’iniziativa dei metalmeccanici

Ex Ilva, sì alla realizzazione del forno elettrico a Genova

2 Settembre 2025
Referendum, Fumarola: una battaglia di retroguardia che non risolve i problemi del lavoro. Non andrò a votare

Lavoro, Fumarola (Cisl): serve un protocollo di responsabilità tra governo-parti sociali

2 Settembre 2025
Confesercenti, maternità delle lavoratrici autonome vale la metà

Bonus mamme, Longobardi (Uil Fpl): misure insufficienti per le lavoratrici. Servono politiche strutturali, universali ed efficaci

2 Settembre 2025
Il Manifesto di Draghi e l’utopia europea

L’Europa vaso di coccio e il provincialismo della sinistra

2 Settembre 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi