Continua lo sciopero infinito dei giudici di pace, iniziato l’8 gennaio scorso, e dal 29 gennaio sono in sciopero anche i magistrati onorari di Tribunali e Procure della Repubblica. Secondo quanto riportato in una nota da Maria Flora Di Giovanni e Alberto Rossi, rispettivamente presidente e segretario dell`Unione Nazionale giudici di pace, in tutti i comparti della Giustizia di primo grado si registrano adesioni altissime, variabili fra l’80 e il 90% dei magistrati, con il conseguente slittamento di non meno di un milione di processi civili e penali.
D’altra parte, lo sciopero di giudici di pace, magistrati di tribunale e dei pubblici ministeri onorari è solo un’anticipazione di quel che sarà legge nel futuro, allorquando ai magistrati onorari sarà impedito di tenere più di un’udienza a settimana e dovranno attenersi a rigorosi orari di lavoro. La funzione giurisdizionale viene così relegata a mero ufficio amministrativo, peraltro violando il dettato costituzionale che garantisce l’indipendenza del giudice nell’esercizio dei suoi poteri e doveri.