Sabato prossimo, 25 ottobre, si terrà a Roma la manifestazione nazionale promossa dalla Cgil, dal titolo “Democrazia al lavoro”. L’iniziativa è stata proclamata per chiedere l’aumento di salari e pensioni, maggiori investimenti nella sanità e nella scuola, una vera riforma fiscale, per dire no alla precarietà e al riarmo.
Il concentramento è previsto alle ore 13.30 in piazza della Repubblica. Da lì partirà il corteo che raggiungerà piazza San Giovanni, dove, intorno alle ore 15, inizieranno gli interventi. Sono previsti, tra gli altri, quelli di Luc Triangle, segretario generale dell’Ituc, e di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che prenderà la parola per le conclusioni intorno alle ore 17.
Per la Cgil è “il momento di dire stop al riarmo: le risorse pubbliche devono essere destinate a sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative e sociali”. Occorre prendere i soldi dalle grandi ricchezze e dall’evasione fiscale. Diciamo no alla flat tax generalizzata e ai condoni. Vanno restituiti a lavoratori e pensionati i soldi persi con il drenaggio fiscale, neutralizzando quello futuro”.
“Chiediamo – prosegue la Confederazione – il rinnovo dei contratti pubblici e privati, con detassazione degli incrementi salariali, l’introduzione del salario minimo, una legge sulla rappresentanza e un vero equo compenso per lavoro autonomo e professionale. Serve contrastare la precarietà, il lavoro povero e lo sfruttamento”. Sulle pensioni la Cgil propone “una piena rivalutazione degli assegni, con l’estensione della quattordicesima e il superamento della legge Fornero, insieme a una pensione di garanzia per giovani e precari”.
Inoltre, aggiunge il sindacato di corso d’Italia, “sono necessarie nuove politiche industriali e del terziario per contrastare le delocalizzazioni, creare lavoro, e realizzare la transizione energetica, ambientale e tecnologica, dando seguito a una vera strategia di sviluppo per il Mezzogiorno”. Infine, “prioritaria è la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, e il contrasto agli appalti non genuini e ai subappalti”.
“La strada intrapresa dal governo peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro della stragrande maggioranza delle persone, colpendo lavoratori, pensionati, giovani, donne”, per questo il sindacato guidato da Maurizio Landini invita tutte e tutti a scendere in piazza a Roma sabato prossimo.