“Noi abbiamo detto all’inizio che, visto che il rientro del debito al 3% lo si poteva fare l’anno prossimo, noi abbiamo sempre detto che secondo noi era giusto mantenere l’obiettivo dell’anno prossimo perché ci sarebbero state più risorse per questa manovra”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, nel suo intervento all’Education&Open Innovation Forum, in corso a Siracusa.
“E’ ovvio che nel momento che si fa la decisione di fare una manovra da 18 miliardi, noi quello che abbiamo chiesto dal primo giorno è che non si pensi solo ad un anno, ma si pensi ad un piano industriale perché noi aziende lavoriamo con piani industriali”, ha aggiunto.
“Noi abbiamo apprezzato le dichiarazioni del presidente del Consiglio, che venivano messi 8 miliardi sugli investimenti”, anche “se mancano ancora dei pezzi” ed “è ovvio che dell’industria se n’è tenuto conto” in manovra, “ma alcuni punti non ci entusiasmano e abbiamo bisogno di lavorare insieme”.
“Io penso – ha spiegato – al 10% per chi è socio di una holding che abbia una doppia tassazione. Io credo che un Paese come il nostro non possa permettersi una doppia tassazione” e “su questo stiamo dialogando in questi giorni”. Poi “altro tema sono i crediti d’imposta” e “terza cosa i fondi di garanzia, io non ho capito perché ce la si ha tanto con questi fondi di garanzia che danno una mano a sostenere le imprese”, ha sottolineato Orsini. E “su queste tre cose dobbiamo concentrarci”, ha concluso.





























