Denunciate 517 persone fittiziamente residenti in Italia che percepivano, in modo indebito, l’assegno sociale dell’Inps, per un danno complessivo di oltre 16,5 milioni di euro.
L’indagine è stata condotta su tutta Italia dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie delle Fiamme Gialle.
Ne è emerso che centinaia di cittadini italiani, successivamente all’ottenimento dell’assegno sociale, si erano trasferiti all’estero non rispettando pertanto il requisito essenziale della stabile residenza. I cittadini hanno continuato a riscuotere illecitamente l’emolumento assistenziale attraverso l’accredito su c/c, oppure tornando saltuariamente in Italia al solo scopo di ritirare le somme allo sportello.
Le Regioni dove sono stati riscontrati i maggiori picchi di irregolarità sono la Sicilia con l’indebita percezione di emolumenti per 3.761.000 euro, 123 persone denunciate alla magistratura; la Campania con 3.441.000 e 98 persone denunciate; la Calabria con quasi 2,4 milioni di euro e 75 denunciati.
Oltre all’avvio del recupero di quanto indebitamente percepito dai responsabili, l’attività consentirà un risparmio alla casse dello Stato pari a circa 3 milioni di euro annui per i prossimi esercizi.