Pubblichiamo la bozza del decreto sviluppo. Il provvedimento prevede:
BIGLIETTO BUS ELETTRONICO – Oltre alle pagelle, anche i biglietti dei bus diventano elettronici: per “incentivare l’uso degli strumenti elettronici per migliorare i servizi ai cittadini nel settore del trasporto pubblico locale, riducendone i costi”, le aziende di trasporto locale “adottano sistemi di bigliettazione elettronica e di pagamento interoperabili a livello nazionale”.
MUTUI A GIOVANI, GARANZIA STATO – Le giovani coppie sposate senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato avranno “una garanzia” dello Stato per accendere un muto sulla prima casa. È quanto si legge nella bozza del decreto sviluppo a cui sta lavorando il governo.
POLIZZA ANTICALAMITA’ – Arriva, inoltre, una polizza anticalamità naturali per garantire un’adeguata e tempestiva riparazione e ricostruzione degli immobili privati destinati a uso abitativo danneggiati o distrutti da calamità naturali. Nella bozza del decreto si prevede “una copertura assicurativa obbligatoria del rischio calamità naturali nelle nuove polizze che garantiscono i fabbricati privati destinati a uso abitativo contro l’incendio, con esclusione dei fabbricati abusivi, compresi i fabbricati abusivi per i quali pur essendo stata presentata la domanda di finizione dell’illecito edilizio, non sono stati corrisposti interamente l’oblazione e gli oneri accessori”.
IMPRESE, MENO CONTROLLI -I controlli sulle imprese vengono razionalizzati e semplificati con l’obiettivo di “recare minore intralcio” all’attività imprenditoriale, di legge nella bozza del dl sviluppo. Si prevede “la proporzionalità dei controlli e dei connessi adempimenti amministrativi al rischio inerente l’attività controllata” e viene inoltre disposto “il coordinamento e la programmazione dei controlli da parte delle amministrazioni evitando duplicazioni e sovrapposizioni”.
INVESTIMENTI INFRASTRUTTURE – Nel piano del governo, ci sono anche incentivi fiscali per gli investimenti in infrastrutture: «I soggetti aggiudicatari di nuove opere infrastrutturali comprese in piani o programmi approvate dalle competenti amministrazioni pubbliche, ai fini dell’imposta sulle società – si legge – possono dedurre dal reddito di impresa l’equivalente degli aumenti di capitale destinati ad investimenti infrastrutturali».
PROF UNIVERSITARI IN PENSIONE A 68 ANNI – I professori universitari ordinari andranno in pensione a 68 anni anziché a 70. È prorogato al 31 dicembre 2012, inoltre, il termine per procedere all’assunzione del personale universitario. La norma fa riferimento alle assunzioni “nel limite della spesa pari al 50% di quella relativa al personale a tempo indeterminato complessivamente cessato nel 2010”.