L’IG Metall, il potente sindacato metallurgico tedesco, ha ufficializzato oggi la richiesta di aumenti salariali del 6,5% per le trattative dei rinnovi contrattuali che prenderanno il via nei prossimi giorni.
“Dopo gli aumenti moderati dello scorso anno, i lavoratori hanno bisogno ora di più denaro”, ha detto il presidente di IG Metall Klaus Zwickel al termine della riunione del direttivo sindacale oggi a Francoforte.
L’annuncio del 6,5% era atteso dopo che nei giorni scorsi tutte le federazioni regionali del sindacato metallurgico si erano espresse per una tale quota di aumento salariale.
Con 3,6 milioni di lavoratori, l’IG Metall è in Germania il sindacato più potente, e le sue rivendicazioni sono per tradizione d’esempio a quelle degli altri settori produttivi.
Secondo Zwickel, la congiuntuta nel settore metallurgico, meccanico e elettronico è favorevole, e quindi – ha detto – “riteniamo tali richieste adeguate e necessarie”.
Di diverso parere si sono detti gli industriali, che in una prima reazione nel pomeriggio hanno criticato le richieste di IG Metall definendole “irresponsabili”. “Nel pieno di una recessione, ciò è distante anni luce dalla realtà aziendale”, ha detto a Berlino il presidente degli industriali Dieter Hundt. Sottolineando la cattiva situazione economica – con disoccupazione in aumento e una crescita di solo lo 0,7%, richieste salariali di tal livello sono “irresponsabili”, ha notato Hundt.
Un incontro venerdì scorso tra governo, sindacati e imprenditori nell’ambito del cosidetto “Patto per il lavoro” non aveva fatto registrare alcun avvicinamento di posizioni in materia di contratti, e ciò non è certamente una buona notizia per il cancelliere Gerhard Schroeder, che nell’attuale difficile situazione congiunturale di tutto ha bisogno tranne che di un inasprimento del confronto sociale.
I contratti vigenti nel settore metallurgico, meccanico e elettronico scadono a fine febbraio. Le trattative per il loro rinnovo prenderanno il via il 7 febbraio in Baviera, e proseguiranno via via negli altri Laender fino all’ultimo, la Sassonia-Anhalt, il 22 dello stesso mese. La tregua sociale scadrà il 28 marzo, e dopo quella data è quindi possibile che vengano proclamati degli scioperi.
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