“Separare l`industria manifatturiera dai servizi? Non ha senso”. Così l`ad di Fs, Mauro Moretti, in un’intervista su ‘La Stampa’, dopo le dichiarazioni di Guido Barilla.
“Capisco molte delle obiezioni di Guido Barilla, però guardiamo la classifica dei principali gruppi del Paese: nei primi 40 posti i manifatturieri sono appena 6, ExorFiat, Finmeccanica, Riva, Benetton, Pirelli e Luxottica. Con Fiat che non è più in Confindustria e Finmeccanica che è considerata di fatto pubblica.
Per il resto sono tutte utilities, poco importa se a controllo pubblico o privato. Perché è chiaro che se si vuol mettere fuori da Confindustria l`Eni poi devono uscire anche Saras ed Erg. E se esce l`Enel deve andar fuori anche Edison, no?”.
Barilla, come tanti imprenditori privati, forse “soffre” il peso eccessivo che in questi anni gli ex monopolisti di Stato hanno assunto in Confindustria, chiede ‘La Stampa’. E Moretti: “se guardo alla contribuzione i nostri poteri non sono sovradimensionati”. Fs paga “circa 3 milioni di euro l`anno. Mica è poco. E credo che i miei amici delle utilities paghino anche di più. E` chiaro che non si può pretendere di aver un peso proporzionale alla loro dimensione, ma non capisco perché ci debba essere un sorta distacco tra due anime di una stessa economia”.