Si attende che venga fatta chiarezza sulla vertenza del teatro dell’Opera di Roma, per la quale è stato convocato oggi un tavolo di confronto. A seguito dell’incontro di venerdì scorso, infatti, la situazione dei lavoratori di orchestra e coro, per i quali sono state avviate le procedure di licenziamento, sembra essersi evoluta.
Alla fine del tavolo di confronto di venerdì 7 novembre, nello specifico, si è stabilito che in cambio di un accordo condiviso per ridisegnare il contratto integrativo, il sovrintendente del Teatro, Carlo Fuortes, potrebbe proporre al Cda del Teatro dell’Opera di ritirare il licenziamento.
Nel comunicato ufficiale del Teatro, infatti, si legge: “È stata confermata nuovamente la disponibilità – a fronte di una proposta che risolva interamente i gravissimi problemi economici e organizzativi del Teatro – a sottoscrivere un accordo che possa evitare il licenziamento collettivo”.
Intanto le Fondazioni lirico sinfoniche sono scese in piazza questa mattina a Roma, in piazza Santi Apostoli, per protestare “contro lo smantellamento del sistema di produzione culturale italiano e per chiedere il rispetto della legalità nelle fondazioni, oltre alla revoca dei licenziamenti all’Opera di Roma”.
I sindacati (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Fials Cisal) protestano, si legge in un comunicato: “anche per la tenuta e il rilancio del settore dell’arte musicale a partire dall’incremento del Fondo unico per lo spettacolo; per una riforma di sistema dello spettacolo dal vivo in raccordo con la riforma istituzionale; per la validazione del contratto collettivo nazionale”.
F.P.