L’attacco terroristico in Usa e le conseguenti azioni militari scattate nei giorni scorsi ‘rallenteranno ulteriormente un’economia mondiale che già cresce ai minini da dieci anni’. È quanto sostiene l’Onu che ha rivisto le stime di crescita mondiali. La stima per fine anno si riduce a un Pil in crescita del solo 1,4% contro il 2,4% precedente mentre la ripresa nel 2002 sarà del solo 2% contro il 3% indicato prima degli eventi.
‘Lo shock – si legge si legge in una nota dell’Onu – si rifletterà attraverso l’economia mondiale e i mercati finanziari nei prossimi mesi’. Inoltre, prosegue la nota, ‘le reazioni militari e politiche agli attacchi amplificheranno molto le esistenti incertezze sulle prospettive a breve termine e avranno un significativo impatto anche su quella a lungo periodo’.
Secondo L’Onu a risentire di più della situazione saranno le economie del Sud est asiatico il cui Pil crescerà dell’1,7% contro il 4,1% stimato prima degli attacchi. Drastica revisione anche per l’America Latina (0,8% a fine anno da 3,1%) e per l’Africa (3% da 4,3%). Tra i paesi industrializzati a soffrire di più saranno il Canada e il Giappone in cui Pil scenderà dello 0,5% a fine anno.
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