“Nell`incontro odierno sulle trattative per il rinnovo del Ccnl funzioni centrali 2022-2024, Aran ha presentato alcune proposte di modifica dei testi precedentemente illustrati su lavoro a distanza e sistema di relazioni sindacali. In particolare, accogliendo alcune proposte anche da noi avanzate negli incontri precedenti, si è aggiunto alle materie oggetto della contrattazione integrativa l`individuazione delle casistiche di lavoratori che possono accedere al lavoro agile per un numero di giorni superiore a quello del restante personale. Va però ribadito che già il CCNL 2019/2021 non comprende alcun concetto di prevalenza delle prestazioni in presenza rispetto a quelle erogate a distanza”. Lo scrive in una nota Fp-Cgil.
“Aran – prosegue il sindacato – ha poi proposto la proroga della vigenza dell`articolo 18 del CCNL 2019/2021 fino al 30 giugno 2025, relativo alle progressioni tra le aree in deroga per effetto del passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento professionale. E` per noi una proposta ancora inadeguata perché non fa i conti con gli effetti di riorganizzazione anche a valle dei progetti del PNRR e per questo abbiamo ribadito la proposta di una proroga fino al 31 dicembre 2026”.
“Infine, é stata presentata una prima tabella relativa agli incrementi contrattuali. Secondo la stessa l`incremento a regime per i Funzionari sarebbe pari a 141 euro lordi, 116 per gli Assistenti e 110 per gli Operatori, comprensivi delle indennità di vacanza contrattuale e degli anticipi erogati unilateralmente a dicembre. Dai conti presentati da Aran, quindi, concretamente ai Funzionari entrerebbero nelle tasche circa 70 euro lordi, 60 per gli assistenti e 57 per gli operatori”.
Secondo la Fp-Cgil, “per ottenere le condizioni utili a garantire il giusto rinnovo contrattuale ai 193mila addetti del comparto delle Funzioni Centrali bisogna che il governo faccia fino in fondo la sua parte e metta ulteriori risorse nella prossima legge di bilancio. E per questo obiettivo continuiamo la mobilitazione”.