Il programma nazionale di riforma (Pnr) si inserisce nel solco dei provvedimenti già approvati e della strategia di politica economica del Governo, che ha dato la priorità all`inclusione sociale, al contrasto alla povertà, all`avvio al lavoro della popolazione inattiva e al miglioramento dell`istruzione e della formazione.
Saranno oggetto di valutazione l`introduzione di un salario minimo orario per i settori non coperti da contrattazione collettiva e la previsione di trattamenti congrui per l`apprendistato nelle libere professioni. Si continuerà inoltre a lavorare per ridurre il cuneo fiscale sul lavoro e gli adempimenti burocratici, anche attraverso la digitalizzazione”. E’ quanto si legge nel comunicato stampa diffuso da Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei ministri.
“Accanto all`investimento in infrastrutture fisiche – si legge ancora – si prevede anche un ampio sforzo nel campo dell`innovazione tecnologica e della ricerca, nella diffusione della banda larga, nello sviluppo della rete 5G e per il rilancio della politica industriale dell`Italia. Il Governo rafforzerà il sostegno alla green finance e alla sperimentazione e adozione delle trasformazioni digitali e delle tecnologie abilitanti che offrano soluzioni per produzioni più sostenibili e circolari”.