“Il Pd punta a portare in aula la prossima settimana la riforma del lavoro affinché sia varata entro maggio”. Lo ha detto ai giornalisti il vicepresidente del Pd al Senato Luigi Zanda, al termine della riunione del capigruppo. Ma il capogruppo del Pdl Gasparri ha spiegato: “il problema non è il tempo ma il contenuto”. “Stiamo proseguendo il confronto con il governo – aggiunge Gasparri – e attendiamo chiarimenti su una serie di questioni”.
“Abbiamo chiesto – spiega Zanda – l’approvazione del calendario della prossima settimana con riserva. Il presidente del Senato verificherà se è possibile portare in Aula la riforma del lavoro. I democratici vogliono il via libera entro il mese”.
Zanda insiste anche per un esame entro maggio della riforma costituzionale sul cui testo base oggi verranno presentati gli emendamenti in commissione Affari Costituzionali. “Dobbiamo trovare un incastro nel calendario perché i due provvedimenti possano essere conclusi entro il mese di maggio” afferma Zanda. La conclusione entro maggio della riforma del Lavoro non viene esclusa da Gasparri e ricorda, però, come sulla flessibilità in entrata, in particolare contratti a termine e partite iva, “i nodi non sono ancora sciolti”. Gasparri avverte inoltre, che una volta licenziato il testo per l’ Aula ci vorrà “una valutazione del partito per il via libera”. Insomma per il Pdl non c’è fretta.
In attesa di decidere quando calendarizzare la riforma del Lavoro, la Capigruppo ha deciso che la prossima settimana sarà esaminata una convenzione europea, la ratifica di accodi internazionali e una mozione del Pdl sull’applicazione della riforma pensionistica ai comparti della difesa e della sicurezza. (LF)
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