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Pensioni, confronto Governo-sindacati sulla flessibilità in uscita

redazione
Febbraio03/ 2022

E’ iniziato al ministero del Lavoro il terzo tavolo tecnico tra Governo e Cgil, Cisl e Uil per riformare il sistema delle pensioni. Dopo aver affrontato i temi relativi a donne, pensione di garanzia per i giovani e previdenza complementare oggi le parti discutono di flessibilità in uscita.

Le parti, riferiscono fonti sindacali, continueranno a confrontarsi anche sulla previdenza complementare. La verifica politica con il ministro Andrea Orlando e i leader delle tre confederazioni è già stata fissata per il 7 febbraio.

“Il confronto prosegue, abbiamo ribadito le nostre richieste sulla flessibilità in uscita, augurandoci risposte adeguate da parte del Governo, e sulla previdenza complementare, su cui abbiamo registrato la disponibilità dell`esecutivo”. E’ quanto dichiara il segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, al termine dell’incontro in sede tecnica al ministero del Lavoro sulla previdenza.

Sul primo punto il segretario confederale ricorda le rivendicazioni dei sindacati: “Occorre una riforma strutturale del sistema, che permetta il pensionamento o dopo i 62 anni di età o con 41 anni di contributi, e trattamenti più favorevoli per chi fa lavori gravosi e di cura”. Per quanto riguarda la previdenza complementare, Ghiselli ritiene “positiva la volontà espressa dal Governo di valutare e dare risposte sulle proposte avanzate, ad iniziare dalla riapertura di un periodo di silenzio-assenso anche preceduto da una campagna di educazione previdenziale, dalla previsione di procedure a tutela della libertà di adesione di tutti i lavoratori e misure che possano contrastare il mancato versamento dei contributi da parte delle aziende, dall’introduzione di fondi negoziali nei settori esclusi come il comparto della sicurezza e dal sostegno agli investimenti dei fondi nell’economia reale e nel welfare del Paese”.

tn

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