Secondo le stime dell’Ufficio studi di Confcommercio, a luglio il prodotto interno lordo italiano dovrebbe avere una crescita nulla rispetto a giugno, con un rialzo su base annua dello 0,7%. “La fase di stallo dell’economia dovrebbe essere proseguita anche nel mese di luglio. Il quadro congiunturale continua ad essere caratterizzato da una situazione non particolarmente dinamica dell’industria, su cui pesano le difficoltà di alcuni importanti partner commerciali e la debolezza della domanda interna per consumi di beni, e da una fase meno brillante dei servizi”, si legge.
Secondo le stime, “nel mese in corso il Pil atteso registrare, nel confronto con giugno, una variazione nulla. Su base annua questo andamento si tradurrebbe in una crescita dello 0,7%. Le ultime stime indicano per il secondo trimestre una crescita dello 0,1% in termini congiunturali e dell’1,0% nel confronto con lo stesso periodo del 2022”.
A livello trimestrale le stime indicano “una variazione congiunturale del Pil nel secondo trimestre pari a +0,1%, sintesi numerica del forte rallentamento dell’economia italiana. L’inizio del terzo quarto dell’anno non sembra mostrare particolari segnali di risveglio”.
In frenata i consumi: “A giugno 2023 l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) ha evidenziato una riduzione dello 0,6% sullo stesso mese del 2022, confermando il rallentamento in atto da alcuni mesi. La valutazione dell’ultimo mese – si legge – è sintesi di un aumento della domanda per i servizi (+1,5%) e di una flessione di quella relativa ai beni (-1,5%). Da alcuni mesi la domanda evidenzia una tendenza ad una minore dinamicità. Il fenomeno, sintesi di diversi fattori, è rappresentativo delle difficoltà di tornare agli stili di consumo pre-pandemici”.
e.m.