I Piani di rilancio e resilienza che i Paesi europei potranno presentare (già dal prossimo ottobre, assieme ai progetti di Bilancio 2021) per accedere ai finanziamenti e ai sussidi del nuovo Recovery fund Ue dovranno contenere “agende di riforme e investimenti sui successivi quattro anni, fino al 2024”. Lo prevede la proposta elaborata dalla Commissione europea, secondo la documentazione supplementare diffusa oggi in occasione della conferenza stampa del viceprsidente, Valdis Dombrovsksi, e del commissario all’Economia, Paolo Gentiloni.
“Questi piani – si legge – dovranno contenere progetti sia di riforme che di investimenti pubblici, tramite un pacchetto coerente”.
E queste riforme e investimenti pianificati dovranno essere tali da intervenire “sulle sfide identificate nel contesto del semestre europeo, in particolare quelle legate alla transizione green e digitale”.
Gli esborsi dei fondi Ue avverranno a rate (instalments) “sulla base del completamento di tappe e obiettivi” che però, secondo la proposta, verranno indicati dagli stessi Stati membri nei loro piani (sottoposti all’approvazione dell’Ue).