Il Recovery Plan è “un’opportunità irripetibile per recuperare i ritardi di crescita del nostro paese”. Così la Confesercenti durante un’audizione in Senato. Il Pnrr, sostiene l’associazione, nasce dalla pressione dell’emergenza Coronavirus, ma occorre muoversi in un’ottica di “trasformazione di lungo periodo”.
Il 2020, ha ricordato l’associazione, è stato “un anno drammatico per il mondo rappresentato da Confesercenti”. Sul difficilissimo quadro congiunturale odierno, ha proseguito, “si innescano fattori di trasformazione strutturale e culturale di grande complessità. Ne fanno parte la ricomposizione dei canali commerciali, la ridefinizione delle modalità di offerta del settore terziario, la trasformazione delle città, l’indebolimento del lavoro autonomo, l’evoluzione del turismo e il suo sempre più stretto collegamento con la fruizione del nostro capitale culturale e artistico. Su questi temi auspichiamo che si adotti nel Pnrr una visione alta, che ne riconosca la rilevanza per il futuro sviluppo del paese”.
Le risorse che alimentano il Pnrr sono ingenti e “da esse potrà derivare un’inversione della curva discendente degli investimenti pubblici, diminuiti tra il 2009 e il 2018 del 34,3% in termini assoluti”. Per Confesercenti, “occorre che i progetti che si sceglierà di realizzare accompagnino le trasformazioni che già innervano il sistema economico, sollecitando la modernizzazione del Paese”.
E.G.