Convocato dal ministro delle Riforme, Elisabetta Casellati, sui temi della riforma costituzionale, il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ha confermato l’importanza di questo confronto “perché siamo entrati nel merito della proposta anche dal punto di vista tecnico”, nonché dei suoi effetti. “Abbiamo espresso le nostre idee – ha proseguito -. Intanto, un riferimento alla Costituzione in vigore: non devono essere messi in discussione le prerogative e le funzioni del capo dello Stato. C’è una disponibilità a discutere su come rendere i governi più stabili, sapendo che c’è un problema che riguarda i pesi e contrappesi della Costituzione”.
In particolare, Bombardieri riferisce che nel corso dell’incontro ha sottolineato l’importanza di una nuova riforma elettorale “che ridia agli elettori la possibilità di scegliere i propri rappresentanti”. Ma non solo: connessa ai temi della riforma costituzionale, al centro dell’agenda della Uil c’è anche il tema dell`autonomia differenziata, “rispetto al quale il ministro ha detto che è di competenza del ministro Calderoli”, che riguarda anche le diseguaglianze e che quindi, nella formula proposta dal governo, una “può allargare le distanze tra il Mezzogiorno e le regioni del Nord. Soprattutto – aggiunge il segretario – abbiamo ricordato che ci sono principi costituzionali che riguardano la sanità, l`istruzione e il lavoro che rischiano di essere messi in discussione. Anche su questo ci aspettiamo un confronto più articolato che speriamo di poter fare con il ministro competente nelle prossime settimane”.
“Il presidenzialismo, per quanto ci riguarda, non è sul tavolo – sottolinea ancora Bombardieri -, mi pare che anche il ministro abbia escluso questa ipotesi. Si sta lavorando sull`elezione diretta del presidente il consiglio, rispetto alla quale diciamo che c`è da verificare e da tenere in considerazione i pesi e contrappesi della Costituzione”.
Quanto alle mobilitazioni sindacali che hanno segnato il mese di maggio, “non atti rivoluzionari, ma azioni che permettono a lavoratori, giovani e disoccupati di far conoscere ciò che chiediamo è di raccontare ciò che dice il governo”, Bombardieri conferma la prosecuzione del percorso già intrapreso, “un percorso naturale del sindacato. Continueremo a fare mobilitazione con iniziative su sanità, fisco e scuola. Continueremo a chiedere al governo incontri per ottenere risultati. Altri tipi di scelte, come lo sciopero, le faremo alla fine quando vedremo la risposta del governo. Ma adesso non ci sono le condizioni per uno sciopero”.
Infine arriva l’annuncio della mancata partecipazione della Uil alla manifestazione sui temi della sanità promossa dalla Cgil e da una rete di associazioni laiche e cattoliche che si svolgerà a Roma il prossimo 24 giugno: “Non saremo in piazza – ha affermato Bombardieri – anche noi faremo delle mobilitazioni sulla sanità, che significa fare appuntamenti con i nostri operatori, i nostri scritti, soprattutto per ascoltare. Siamo assolutamente gelosi della nostra autonomia rispetto ai partiti. Noi utilizziamo la piazza se è sindacale, se diventa altro per noi diventa un problema. Il 24 è la piazza della Cgil, ha fatto bene ad organizzarla. Noi lo faremo in un altro modo”.
e.m.