Questa mattina il ministro delle Riforme, Maria Elisabetta Casellati, ha incontrato i sindacati sui temi della riforma costituzionale, che “presupponga – sottolinea il ministro – una stabilità. Tutti ritengono che ci debba essere proprio per rendere credibile il nostro Paese”. Casellati ha aggiunto: “Sono sempre in una fase di ascolto per una riforma che interessa non solo il centrodestra, ma tutto il Paese”. Il ministro ha ricevuto per primo il leader della Cgil, Maurizio Landini. Successivamente toccherà ai segretari generali di Cisl, Uil, Confsal, Ugl e Cisal.
“È il momento di intensificare la mobilitazione e non di rallentarla, visto che i risultati ancora non ci sono”. Così il leader della Cgil al termine dell’incontro, riferendosi in particolare alla grande manifestazione che si terrà a Piazza del Popolo Roma il prossimo 24 giugno in difesa e a sostegno della sanità pubblica. Landini aggiunge: “Non abbiamo avuto risposte da parte del ministro, che ci ha ascoltato e ringraziato. Intendono lavorare e ci faranno sapere quale sarà la loro posizione. Abbiamo detto al ministro che non abbiamo nessuna intenzione di aprire una trattativa che modifichi la nostra Costituzione o che, addirittura, introduca l’autonomia differenziata. Su questo non siamo assolutamente disponibili”.
“L’unica cosa che abbiamo capito è che in questo momento il Governo sembra abbia accantonato l’idea dell’elezione diretta del presidente della Repubblica – ha aggiunto Landini -, mentre ragiona per quanto riguarda la stabilità del governo. Per quello che ci riguarda l’impianto della nostra costituzione, il ruolo del Parlamento e del presidente della Repubblica non possono essere messi in discussione. Di fronte alla crisi evidente della democrazia rappresentativa il tema principale è cambiare la legge elettorale. Tornare cioè una legge elettorale in cui sono i cittadini che eleggono i parlamentari e questi rispondono ai cittadini che li hanno eletti”, ha concluso.
e.m.