• Chi siamo
  • Abbonamenti
  • Contatti
martedì, 19 Agosto 2025
  • Accedi
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Surrogata, la grande ipocrisia

    Il congedo di paternità alla prova dell’uguaglianza: la Corte Costituzionale riconosce il diritto anche alle madri in coppie omogenitoriali

    La trappola dei dazi

    La trappola dei dazi

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    Clima, Cgil: domani a Roma Landini in piazzi con i ragazzi Fridays for Future

    Tra “disastri e stagnazione delle politiche” la Bce tira le somme dell’età degli estremi

    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Piccole imprese, grandi rischi: la Corte Costituzionale alza il prezzo dei licenziamenti illegittimi

    Giorgia, la capa tribù

    Riforme al palo, populismo penale in gran salute

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ponte Stretto, Cgil: non si autorizzi senza certificazioni, il Governo chiarisca dopo le dichiarazioni di Ingv

    Tebe dalle Sette Porte e il Ponte sullo Stretto: nell’edilizia in crisi di manodopera, forse solo aumentando gli immigrati si coprirebbero i 120 mila nuovi occupati annunciati da Salvini

    Scioperare per rilanciare l’industria: tutte le (buone) ragioni dell’iniziativa dei metalmeccanici

    L’ex Ilva e il “gioco dei tre cantoni”

    A Genova sciopero dei lavoratori del porto: bloccati i varchi

    Genova, i camalli bloccano un carico di armi diretto in Medio Oriente. Poggi (Filt-Cgil): il governo e la politica trovino gli strumenti per tutelare lavoratori e cittadini

    Industria Cina perde colpi mentre eurozona mantiene slancio

    Le importazioni cinesi potrebbero impattare su 29 milioni di lavoratori europei. A dirlo uno studio contenuto nel bollettino della Bce

    Banche, sindacati: torni l’obbligo di appuntamento per entrare in filiale

    Uilca, 13 milioni di cittadini esposti alla desertificazione bancaria

    Ilva, sbloccata la trattativa

    Ex Ilva, prime adesioni dei gruppi parlamentari per l’incontro del 29 agosto. Sindacati: respingiamo le polemiche

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Spiedì, Fai-Cisl: sottoscritto accordo di secondo livello. Premio di risultato dal 400 euro

    Spiedì, Fai-Cisl: sottoscritto accordo di secondo livello. Premio di risultato dal 400 euro

    20mila posti a rischio nelle Tlc, i sindacati lanciano la mobilitazione

    Telecomunicazioni, riaperta la trattativa per il rinnovo del contratto

    Il report della Fisac-Cgil sul settore assicurativo

    Colacem, siglata l’ipotesi di accordo integrativo di secondo livello

    Edilizia, sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto provinciale per l’edilizia industria di Roma e provincia

    Il capitano Margherito

    P.A., firmati i contratti per dirigenti di polizia e forze armate

    L’analisi Confcommercio sulle spese obbligate – Anni 1995-2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro
  • Rubriche
    • Tutti
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
    Surrogata, la grande ipocrisia

    Il congedo di paternità alla prova dell’uguaglianza: la Corte Costituzionale riconosce il diritto anche alle madri in coppie omogenitoriali

    La trappola dei dazi

    La trappola dei dazi

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    La calamità Trump nel disinteresse americano

    Clima, Cgil: domani a Roma Landini in piazzi con i ragazzi Fridays for Future

    Tra “disastri e stagnazione delle politiche” la Bce tira le somme dell’età degli estremi

    Il decreto Cura Italia non impedisce il licenziamento per superamento del periodo di comporto

    Piccole imprese, grandi rischi: la Corte Costituzionale alza il prezzo dei licenziamenti illegittimi

    Giorgia, la capa tribù

    Riforme al palo, populismo penale in gran salute

  • Approfondimenti
    • Tutti
    • I Dibattiti del Diario
    • L'Editoriale
    • Diario delle crisi
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    Ponte Stretto, Cgil: non si autorizzi senza certificazioni, il Governo chiarisca dopo le dichiarazioni di Ingv

    Tebe dalle Sette Porte e il Ponte sullo Stretto: nell’edilizia in crisi di manodopera, forse solo aumentando gli immigrati si coprirebbero i 120 mila nuovi occupati annunciati da Salvini

    Scioperare per rilanciare l’industria: tutte le (buone) ragioni dell’iniziativa dei metalmeccanici

    L’ex Ilva e il “gioco dei tre cantoni”

    A Genova sciopero dei lavoratori del porto: bloccati i varchi

    Genova, i camalli bloccano un carico di armi diretto in Medio Oriente. Poggi (Filt-Cgil): il governo e la politica trovino gli strumenti per tutelare lavoratori e cittadini

    Industria Cina perde colpi mentre eurozona mantiene slancio

    Le importazioni cinesi potrebbero impattare su 29 milioni di lavoratori europei. A dirlo uno studio contenuto nel bollettino della Bce

    Banche, sindacati: torni l’obbligo di appuntamento per entrare in filiale

    Uilca, 13 milioni di cittadini esposti alla desertificazione bancaria

    Ilva, sbloccata la trattativa

    Ex Ilva, prime adesioni dei gruppi parlamentari per l’incontro del 29 agosto. Sindacati: respingiamo le polemiche

  • Fatti e Dati
    • Tutti
    • Documentazione
    • Contrattazione
    Spiedì, Fai-Cisl: sottoscritto accordo di secondo livello. Premio di risultato dal 400 euro

    Spiedì, Fai-Cisl: sottoscritto accordo di secondo livello. Premio di risultato dal 400 euro

    20mila posti a rischio nelle Tlc, i sindacati lanciano la mobilitazione

    Telecomunicazioni, riaperta la trattativa per il rinnovo del contratto

    Il report della Fisac-Cgil sul settore assicurativo

    Colacem, siglata l’ipotesi di accordo integrativo di secondo livello

    Edilizia, sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del contratto provinciale per l’edilizia industria di Roma e provincia

    Il capitano Margherito

    P.A., firmati i contratti per dirigenti di polizia e forze armate

    L’analisi Confcommercio sulle spese obbligate – Anni 1995-2025

  • I Blogger del Diario
  • Biblioteca
    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    Con la testa e con le mani. Quando la classe si fa racconto. Edizioni Alegre

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    L’armonia degli sguardi, di Emiliano Manfredonia. Edizioni: San Paolo

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Appunti su Gino Giugni, riformista, di Francesco Liso. Editore Cacucci

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Il Progetto, Rivista di cultura del lavoro. Editore Fondazione Ezio Tarantelli

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Attraversare i confini, di Valerio Nicolosi. Editore Utet

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

    Crimini e caporali, di AA.VV. a cura di Stefano Becucci e Vincenzo Scalia

  • Appuntamenti
No Result
View All Result
Il Diario del Lavoro
No Result
View All Result

Home - Approfondimenti - Interviste - Rivolta, così abbiamo rivoluzionato i vecchi equilibri

Rivolta, così abbiamo rivoluzionato i vecchi equilibri

di Massimo Mascini
22 Dicembre 2016
in Interviste
Rivolta, così abbiamo rivoluzionato i vecchi equilibri

Alla fine di novembre Confcommercio ha firmato con Cgil, Cisl e Uil un accordo per definire un nuovo sistema di relazioni sindacali e un nuovo modello contrattuale. Non si è trattato di uno dei tanti accordi raggiunti in questi anni, ma di un vero salto in avanti, che ha sconvolto gli equilibri decennali che valevano tra le parti sociali, soprattutto tra le organizzazioni datoriali. Confindustria, storicamente leader in quelle che non a caso sono sempre state definite relazioni industriali, ha mancato un passo, e adesso si trova in difficoltà. Francesco Rivolta, direttore generale di Confcommercio, artefice di questo sorpasso, spiega a Il diario del lavoro come tutto ciò sia successo.

Rivolta, avete raggiunto con il sindacato un accordo assolutamente non usuale, qualcosa che rompe equilibri consolidati e vi assegna un ruolo preminente, che non avevate…

Sì, ma non perché siamo più bravi, quanto perché rappresentiamo  il segmento economico più dinamico del paese, che anche in questi anni di crisi ha continuato a crescere: il terziario avanzato. E’ in atto una terziarizzazione dell’economia, che avrà un grande sviluppo. E’ il settore che prima degli altri ha capito la fine della concezione fordista dell’economia e del lavoro, che ha capito che la fabbrica, per quanto importante, non deve essere il parametro organizzativo del sistema contrattuale. E’ il terziario che ha sconvolto  i paradigmi storici.

Da dove siete partiti per cogliere questo importante risultato?

Da una provocazione di Matteo Renzi. Che aveva detto che era necessario rivisitare il modello della contrattazione. O lo fate voi, aveva detto, o lo facciamo noi. Quello è stato l’incipit.

E voi avete accettato la sfida.

Sì, perché avevamo capito che eravamo alla fine di uno schema di relazioni sindacali e dovevamo immaginarne un altro, capace di dare una prospettiva. Del resto, erano intervenute modifiche interessanti delle parti sociali,  che avevano a loro volta causato una proliferazione dei contratti nazionali, il Cnel ne ha contati più di 600: e questo rendeva più fragile lo strumento contrattuale.

E avete individuato nuove misure della rappresentanza.

Perché abbiamo capito che è la rappresentanza reale e misurata che legittima alla contrattazione: non è il fare contratti che ti legittima.

Insomma, avete capito che dovevate muovervi.

E abbiamo posto dei punti fermi. Come quello di considerare il contratto nazionale importante, senza però farne un totem. Abbiamo stabilito precisi rapporti tra il primo e il secondo livello di contrattazione, prevedendo la possibilità di derogare in sede aziendale ai principi stabiliti con il contratto nazionale, anche nella parte economica. E abbiamo dato indicazioni anche per il welfare contrattuale.

Argomento molto spinoso e delicato.

Per questo abbiamo ribadito il valore del welfare integrativo nella crisi del welfare pubblico. Perché crediamo, e vogliamo che il governo lo capisca, che il welfare di derivazione contrattuale deve essere un vero secondo pilastro, da integrare con quello pubblico. Anche perché sono cifre importanti e nel welfare le masse critiche hanno il loro peso. Il nostro sistema sanitario interessa 1,6 milioni di persone. Il complesso dei diversi welfare sanitari contrattuali interessano 6 milioni di lavoratori e muovono 5 miliardi di euro, che rappresentano 5 miliardi di euro in meno di pressione sulla sanità pubblica. Per questo vogliamo che il welfare integrativo sia sgravato da oneri fiscali e contributivi: per il contributo valoriale che offre, non per il livello contrattuale che lo prevede.

Avete anche sostenuto il valore della bilateralità.

Gli enti bilaterali non sono solo il luogo dove le parti danno attuazione alle obbligazioni contrattuali, devono essere strumenti efficaci e soprattutto trasparenti nella loro gestione. Ogni euro che entra e che viene speso deve essere rendicontato, senza alcuna opacità.

E avete deciso di far vivere la funziona del Cnel.

In verità quando abbiamo sottoscritto l’accordo pensavamo che il Cnel venisse abolito. Così non è stato e ci siamo adeguati. Ma già prima avevamo deciso di non rinunciare alle prerogative, fondamentali, riconosciute alle parti sociali di contribuire allo sviluppo del paese. Il Cnel deve essere quello che la costituzione indicava: un soggetto riformatore, il luogo del confronto tra le parti sociali.

Più facile a dirsi che a farsi.

Sì, è difficile, ma dobbiamo avere il coraggio come parti sociali di presentarci alla riapertura del Cnel con un progetto di autoriforma. Non possiamo certo riaccomodarci nelle poltrone di prima, dobbiamo essere un soggetto riformatore, che partecipa alla definizione delle linee programmatiche del paese. Dobbiamo esercitare, cosa che non abbiamo mai fatto, la facoltà di iniziativa legislativa concessa al Cnel dalla costituzione. 

Il vostro accordo è una risposta forte al tentativo di disintermediazione che si era tentato.

Noi non ci facciamo disintermediare da nessuno. Ci assumiamo le nostre responsabilità, in una logica non difensiva, corporativa, ma appunto accettando le conseguenze di essere partecipe della programmazione economica del paese.

Per questo avete anche accettato un sistema di misurazione della rappresentatività anche per la parte datoriale?

E’ un’innovazione importante. I modi e le forme le vedremo, anche se esiste già un sistema preciso ed è quello utilizzato nelle Camere di commercio, dove si entra con pesi precisi. Questo può essere un metodo, noi siamo pronti.

Perché finora non se ne è mai fatto nulla?

Perché la degenerazione del fenomeno, la frammentazione è fenomeno recente. Un tempo i soggetti erano quelli, erano tanti, ma erano quelli. Da 15, 20 anni si sono moltiplicati. Non bisogna frenare un movimento, ma deve essere chiara una cosa, che i minimi salariali stabiliti da un contratto non devono essere inferiori a quelli stabiliti  dai contratti di quel settore firmati dalle forze comparativamente più rappresentative.

Il dumping contrattuale rappresenta un pericolo reale?

Sì, e soprattutto per i lavoratori, perché porta per lo più salari inferiori ai minimi da noi fissati, oltre che attenuare le norme per la sicurezza sul lavoro.

Per questo siete favorevoli a una legge di sostegno?

Sì, ma non per fissare un salario minimo. La legge deve specificare che valgono solo i minimi salariali stabiliti dai sindacati più rappresentativi.

Sul salario avete rinunciato a fissare un sistema preciso che ne regoli la crescita.

Abbiamo scelto la strada della flessibilità, rinunciando a un sistema unico, come era l’Ipca. Perché non abbiamo voluto costringere tutti i settori entro confini troppo stretti, che avrebbero potuto non andare bene per tutti. Alcuni settori stanno bene e crescono, altri soffrono, quindi il sistema deve essere flessibile, non rigido. Per questo privilegiamo lo stato generale del settore, perché ogni contratto scelga la sua via.

I contenuti di questo vostro accordo, come anche quello firmato dagli artigiani, danno il segno di un ritardo di Confindustria, che non è riuscita a imbastire un discorso con i sindacati e non si sa se ci riuscirà mai.

Confindustria è stata bloccata dalla lunga e complessa vicenda del contratto dei metalmeccanici. La scelta di posporre il dialogo sul modello a quello su un singolo contratto è una cosa interna a questa organizzazione e non mi sento certo di commentarla. Ma posso dare tre consigli a Confindustria.

Quali consigli?

Il primo è che voglia condividere il ruolo che le parti sociali hanno partecipando con altri organi dello Stato alla progettualità del paese. Il secondo che capisca la necessità di basare la rappresentatività sui numeri e non sul blasone: la rappresentazione deve essere dichiarata, manifesta, verificabile. Il terzo consiglio è che condividano la necessità di un’autoriforma del Cnel. Se seguiranno questi consigli, penso faranno un accordo degno di apprezzamento.

Massimo Mascini

Attachments

  • jpg
Tags: Confcommercio
Massimo Mascini

Massimo Mascini

Direttore responsabile de Il diario del lavoro

In evidenza

A Genova sciopero dei lavoratori del porto: bloccati i varchi

Genova, i camalli bloccano un carico di armi diretto in Medio Oriente. Poggi (Filt-Cgil): il governo e la politica trovino gli strumenti per tutelare lavoratori e cittadini

8 Agosto 2025
Recapitata lettera Ue, governo risponderà entro domani

Pnrr, la Commissione versa all’Italia la settima rata da 18,3mld

8 Agosto 2025
Tpl Napoli, Garante scioperi sanziona i sindacati per 40mila euro

Tpl Napoli, Garante scioperi sanziona i sindacati per 40mila euro

8 Agosto 2025
Marcinelle, Cgil: memoria necessaria per evitare altre tragedie

Marcinelle, sessantanove anni fa la tragedia che costò la vita a 262 minatori, 136 italiani. Mattarella: la tutela dei lavoratori resta un’urgente necessità

8 Agosto 2025
Fiom e Cgil: la doppia primogenitura

Ex Ilva, Fiom: fallito l’accordo interistituzionale tra governo e enti locali, mobilitati per impedire che a pagare siano i lavoratori

7 Agosto 2025
Ulteriori informazioni

Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

© 2024 - Il diario del lavoro s.r.l.
Via Flaminia 287, 00196 Roma

P.IVA 06364231008
Testata giornalistica registrata
al Tribunale di Roma n.497 del 2002

segreteria@ildiariodellavoro.it
cell: 349 9402148

  • Abbonamenti
  • Newsletter
  • Impostazioni Cookies

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
No Result
View All Result
  • Rubriche
    • Poveri e ricchi
    • Giochi di potere
    • Il guardiano del faro
    • Giurisprudenza del lavoro
  • Approfondimenti
    • L’Editoriale
    • La nota
    • Interviste
    • Analisi
    • Diario delle crisi
  • Fatti e Dati
    • Documentazione
    • Contrattazione
  • I Blogger del Diario
  • Appuntamenti
Il Diario del Lavoro

Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri, Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu

  • Accedi