Dopo l’annuncio di Roma Multiservizi sulle le lettere di licenziamento per 3.500 dipendenti e la liquidazione di Roma Metropolitane, i sindacati hanno proclamato uno sciopero per il prossimo 25 ottobre. La sindaca di Roma, Virginia Raggi, chiede di revocare lo sciopero ma i sindacati rispondono che senza soluzioni immediate sarà solo l’inizio di una lunga serie di agitazioni.
“Continuo a invitare i sindacati a revocare questo sciopero che dal nostro punto di vista non ha motivazioni – ha sottolineato Virginia Raggi al termine dell’incontro al Mit con la ministra Paola De Micheli – In Roma Metropolitane c’è la garanzia dei livelli occupazionali, c’è l’intenzione di mantenere la società in mano pubblica. Del resto lo abbiamo dimostrato con Atac, che tutti volevano far fallire. Noi l’abbiamo mantenuta pubblica, sta assumendo nuovo personale, sta portando autobus nuovi a Roma quindi l’intenzione è chiara. Quando diciamo una cosa la facciamo e siamo tranquilli”.
Immediata la risposta da parte dei segretari generali della Cgil Roma e Lazio, della Cisl Roma Capitale e Rieti, della Uil del Lazio, Michele Azzola, Carlo Costantini e Alberto Civica: “Mentre la sindaca Raggi continua a fare appelli per chiedere la revoca dello sciopero del 25 ottobre promettendo il mantenimento dei livelli occupazionali, dalla Multiservizi ci comunicano che entro domani partiranno le lettere di licenziamento per 3.500 dipendenti. È gravissimo quanto sta accadendo. Gravissimo che i sindacati non siano stati informati. Gravissima questa tempistica e queste modalità.”
“La sindaca vuole dialogare? E di cosa? – precisano i sindacati – di licenziamenti e liquidazioni decisi in maniera arbitraria e unilaterale? Stanno liquidando Roma e con essa migliaia di romani. Altro che sciopero generale. Ci sarebbe bisogno di un blocco ad interim di questa gestione scellerata del Comune e delle aziende municipalizzate. Se non si trova una soluzione immediata a questa situazione, il 25 sarà solo l’inizio. Proseguiremo su questa strada ogni giorno”.
In un comunicato ufficiale, il Campidoglio precisa la sua posizione in merito alle vertenze sulle società partecipate: “Roma Capitale ha proposto ai sindacati confederali un tavolo di confronto sulle società partecipate – precisa il Campidoglio – ma l’offerta è stata rifiutata senza che da parte loro venisse avanzata alcuna alternativa”.
“Il 14 ottobre scorso, in Prefettura, si è tenuto un tentativo di conciliazione con le organizzazioni sindacali confederali di Roma e Lazio- prosegue la nota – Alla presenza del Prefetto, l’Amministrazione ha proposto ai sindacati la firma di un documento congiunto in cui si formalizzavano una serie di impegni: la garanzia di mantenere pubbliche le società partecipate di Roma Capitale, il mantenimento dei livelli occupazionali anche mediante ricollocamento dei lavoratori all’interno delle stesse aziende, la condivisione di ogni passaggio cruciale che avrebbe coinvolto i dipendenti delle partecipate”.
“Nel verbale ufficiale dell’incontro si riporta che il Campidoglio, tramite i suoi rappresentanti, rivolge un appello alle parti sociali ad ‘attivare immediatamente un percorso virtuoso, analogamente a quanto avvenuto con ottimi risultati in altri casi (ad esempio per Atac). Ribadisce, come più volte sostenuto fermamente anche dalla Sindaca, – aggiunge il Campidoglio – la volontà dell’Amministrazione Capitolina a che le aziende partecipate rimangano pubbliche e che non ci siano esuberi. Manifesta la disponibilità a sottoscrivere – fin da subito – un accordo con le parti sociali per la tutela dei livelli occupazionali’. Da parte dei sindacati confederali non c’è stata alcuna apertura al dialogo, né è stata offerta un’alternativa alla proposta di Roma Capitale. Questo dimostra che il Comune era e resta disponibile per un confronto diretto, come ribadito anche ieri dalla sindaca di Roma Virginia Raggi”, aggiunge la nota.
“Si invita pertanto il segretario nazionale della Cgil, Maurizio Landini, a chiedere informazioni ai propri referenti locali e a rivolgere a loro l’appello ad aprire le trattative che finora non hanno voluto. Trattative che l’Amministrazione Capitolina, come ricordato ieri dalla sindaca, auspica per il bene di Roma e dei suoi cittadini che subirebbero i disagi derivanti dalla mancata volontà di confronto da parte delle organizzazioni sindacali”, conclude la nota.
L’invito della sindaca Raggi lanciato a Landini ha trovato immediata risposta direttamente dalla confederazione di Corso d’Italia: “La sindaca Virginia Raggi sa bene – precisa il portavoce del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – che lo sciopero del prossimo 25 ottobre è stato proclamato perché l’amministrazione da lei guidata non ha onorato accordi firmati e ha nascosto la verità su Roma Metropolitane. Nel frattempo, in queste ore, la Roma Multiservizi, un’altra partecipata del Comune, annuncia migliaia di licenziamenti. La sindaca non si agiti, la segreteria della Cgil nazionale e il suo segretario generale sono pienamente informati sull’andamento delle vertenze in corso e sulle drammatiche condizioni in cui versa il Comune e le aziende partecipate”.
“La sindaca – aggiunge il portavoce del numero uno della Cgil – dopo mesi di sollecitazioni cui non ha risposto, continua a ripetere che la sua Giunta è aperta al confronto, salvo poi essere smentita dai suoi assessori, che in prefettura dichiarano che con i sindacati e le parti sociali, le discussioni sono riservate al tempo libero. E intanto il degrado in cui è sprofondata la città e la mancanza di progetti per rilanciarla sono sotto gli occhi di tutti”.
“Se la sindaca ha davvero a cuore il bene di Roma – conclude il portavoce di Landini – è giunto il momento di dimostrarlo, di affrontare e diversamente da quanto sino ad ora accaduto risolvere i problemi della città. Il 25 ottobre le lavoratrici e i lavoratori, con le cittadine e i cittadini di Roma, saranno in piazza, alle ore 10.00 presso il Campidoglio per costruire le basi di un futuro diverso”.
E.G.