“La fotografia dell’economia italiana nel secondo trimestre rimane sfocata. Scende la pressione fiscale ma non sui redditi e sale la propensione al risparmio mentre i consumi restano deboli in un clima di deflazione. La ripresa del Pil e’ lontana dai livelli precrisi e più debole rispetto a quella dei principali competitori europei. Si riduce il rapporto deficit-pil ma a scapito delle spese in conto capitale che si riducono pesantemente”. Lo scrive Maurizio Sacconi, presidente della Commissione lavoro del Senato, nel blog dell’Associazione amici di Marco Biagi.
“L’Italia insomma – aggiunge – è ancora rattrappita perché continua a pesare su di essa una cappa ideologica ostile all’impresa. Si sono compiuti passi avanti ma sono stati immediatamente bilanciati da passi indietro sul piano della dimensione penale della legislazione, della giustizia amministrativa e civile, delle relazioni industriali, del credito alle imprese, dei tempi di attuazione delle opere pubbliche, del mercato immobiliare. Senza una più marcata e coerente svolta liberale non avremo una crescita sensibile, ancor più nel tempo prossimo che ci attende”.