Non c’è copertura per prolungare la cassa integrazione ordinaria di sei mesi. Lo dice il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, in un’intervista rilasciata al Sole 24 Ore, spiegando che allungando la cig “si toglierebbero risorse alla cassa integrazione in deroga”. Per il ministro il 2010 “sarà l’anno della centrifuga, dopo un 2009 che è stato quello della gelata”. Per questo, a suo avviso, l’impegno per i prossimi anni deve essere quello di “accompagnare una grande migrazione di lavoratori verso professionalità nuove” e gli strumenti “sono gli ammortizzatori sociali per proteggere il reddito nelle fasi di inattività, una vera formazione per adeguare le competenze e diffusi servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro”. “In base all’accordo firmato – sottolinea Sacconi – le Regioni dovranno predisporre un monitoraggio periodico dei mestieri più richiesti” e poi “la formazione dovrà avvenire nell’ambiente di lavoro e non più in aula”. Per “alzare la produttività e incoraggiare la massima fluidificazione dei rapporti di lavoro”, secondo Sacconi, occorrono due condizioni: “una struttura della retribuzione che rifletta la partecipazione del lavoratore al successo dell’impresa e la riduzione del contenzioso, non solo collettivo ma anche individuale, attraverso l’arbitrato”. Per Sacconi quest’ultimo punto è “l’espressione di nuove relazioni industriali”, perché, a suo giudizio, le parti “saranno capaci di individuare un accordo tra loro come chiede la legge” e “l’ambito in cui sperimentare la cosiddetta clausola compromissoria all’atto dell’assunzione”. (FRN)