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Salario minimo, è possibile nella sanita’? A confronto Sorrentino (Fp-Cgil) e Costantino (Aris)

redazione
Luglio25/ 2023

 

Il salario minimo nel settore della sanità e dell’assistenza. E’ questo uno dei temi presente nel secondo numero della rivista L’Arco, diretta da Maria Rita Gentile, in uscita a fine luglio. Una discussione avviata sul primo numero dal capo delegazione dell’Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (Aris), Giovanni Costantino, che si era espresso negativamente nei confronti della misura.

Per Costantino la valorizzazione della “contrattazione è assolutamente in linea con i desiderata europei, ed infatti la mozione di indirizzo approvata a fine anno impegna il Governo a raggiungere l’obiettivo di tutelare i diritti dei lavoratori non per il tramite di un salario minimo, bensì attraverso la valorizzazione dei contratti collettivi firmati dai sindacati più rappresentativi, il contrasto dei contratti pirata, l’attivazione di un confronto con le parti sociali sul tema della riduzione del costo del lavoro e del cuneo fiscale”.

In questo secondo numero arriva la risposta della segretaria generale della Funzione pubblica della Cgil, Serena Sorrentino. Per la sindacalista, invece, il salario minimo farebbe da argine al fenomeno del dumping contrattuale. “Durante la pandemia – si legge in un estratto dell’articolo – abbiamo verificato che anche nei settori dei servizi, in particolare sanità e assistenza, a fronte di mercati del lavoro caratterizzati dall’incidenza dei professionisti, le dinamiche retributive modificano l’attrattività di aziende che operano in questi settori, obbligandole a competere e ad adoperarsi per armonizzare le retribuzioni per professionisti e lavoratori che operano nello stesso settore e che si muovono tra pubblico e privato e tra privati in base ad apprezzamento delle retribuzioni e delle condizioni di lavoro”.

Aspetti che si accompagnano a “decorrenze contrattuali che di solito non rispettano mai le scadenze effettive nei rinnovi contrattuali, fiscalità applicata al lavoro alta e soggetta a variazione normativa di legge di bilancio in legge di bilancio, normativa in materia di rapporti di lavoro continuamente manutenuta”. Elementi che, secondo Sorrentino, rendono “ancor più urgente una riflessione tra le parti sociali sulla necessità di razionalizzare i contratti e trovare sistemi di stabilizzazione interni alla contrattazione collettiva sia sui trattamenti economici fondamentali che sull’incidenza della distribuzione della produttività”.

 

 

 

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