Lo sciopero dei vigili urbani di Roma nella notte tra il 31 dicembre 2014 e il primo gennaio 2015 fu illegittimo. Lo ha stabilito la Corte d’Appello che ha respinto il ricorso di Cgil, Cisl e Uil contro le sanzioni decise dalla commissione di garanzia degli scioperi a seguito delle assenze di massa dei caschi bianchi capitolini. Lo riferisce un comunicato dell’authority.
“Nella notte del 31 dicembre 2014 ci si trovò di fronte ad un`astensione collettiva dal lavoro per motivi sindacali, organizzata e promossa (anche) dall`appellata, e quindi di fronte ad uno vero e proprio sciopero, seppur non formalmente proclamato (ed anzi, occultato allo stesso datore di lavoro), sicché ben sussisteva il potere di intervento e di sanzione della Commissione appellante”: i magistrati della Corte d`Appello di Roma hanno così ribaltato la sentenza di primo grado, ritenendo legittima la delibera sanzionatoria adottata dalla Commissione di garanzia a seguito delle “massicce assenze dei lavoratori della polizia locale del comune di Roma”. Assenze che “i prestatori d`opera avevano motivato taluni con la malattia, talaltri con la fruizione dei permessi in favore dei donatori di sangue e di quelli di cui alla l. 104/1992 e altri ancora con altri istituti previsti dal contratto collettivo”.
A seguito della lunga e accurata istruttoria avviata subito dopo i fatti, la commissione aveva evidenziato e stabilito che l`assenza di massa dei vigili urbani dovesse qualificarsi come forma di sciopero anomalo e come tale sanzionabile.
E.G.