“Di disdetta in disdetta continuano i pretesti per non impegnarsi nel paese”. Il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, commenta così l’annuncio dell’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, di lasciare dopo Confindustria anche l’Anfia, l’associazione della filiera dell’industria dell’auto.
Per il sindacalista, “lo stillicidio di dichiarazioni di Marchionne conferma nuovamente la nostra preoccupazione che di disdetta in disdetta dai sistemi della rappresentanza, in questo caso la fuoriuscita dall’Anfia, e con la messa in discussione delle regole delle relazioni sindacali, si certifica la scelta di trovare tutti i pretesti possibili per non impegnarsi nel paese. Con l’annuncio di oggi, infatti, Marchionne si assume la responsabilità di mettere in fibrillazione l’intero sistema auto italiano”, conclude Scudiere. (LF)
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