Ancora distante la soluzione per i lavoratori del sito siderurgico di Piombino. Lo affermano i sindacati di categoria dopo l`incontro convocato dal Mimit per la presentazione dei piani industriali Metinvest Danieli project Adria e piano industriale Jsw.
“Le illustrazioni dei piani industriali hanno visto – si legge in una nota -: da una parte, Metinvest, con una presentazione concreta, puntuale, con la definizione chiara di quali prodotti, per quale mercato e con quale occupazione, una definizione chiara dell`arruolamento del personale e dei tempi per arrivare alle produzioni, dall`altra, Jsw, con una narrazione incerta sulla realizzazione o meno di un forno elettrico, e una presentazione già nota sul Revampimg del treno rotaie”.
“Le segreterie – aggiungono i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm – prendono atto che al tavolo di oggi il primo punto posto nell`incontro precedente, ossia la definizione delle aree, sembra abbia riscontrato una possibile risoluzione, ma attendiamo il verbale che l`autorità portuale si è impegnata a stilare per confermare l`accordo tra le due società. Il giudizio potrà essere positivo solo con la firma definitiva e con la contrattualizzazione di tale accordo, che confidiamo possa avvenire senza rallentamenti già nelle prossime settimane e comunque prima del prossimo incontro già programmato per la prima metà di settembre.
Un nodo questo della definizione delle aree che non dà possibilità di progredire nel percorso di reindustrializzazione di Piombino”.
“Le organizzazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm – prosegue la nota – purtroppo sono costrette a constatare che i tempi per definire la realizzazione degli accordi di programma richiedono ancora un importante lavoro sulle soluzioni tecniche e finanziarie. Dopo tali presentazioni il Governo ha ritenuto necessario aggiornare il tavolo anche per realizzare un focus sull`occupazione del personale, che guardi ai due piani industriali, che prevedono una discussione dettagliata che si realizzerà nella convocazione già calendarizzata per i primi di agosto. Fim, Fiom, Uilm, pur ritenendo prematuro un confronto sull`occupazione per le condizioni oggi date, si sono rese disponibili ad accettare l`invito del Mimit a iniziare una discussione preliminare sul tema”.
“Infatti, affinché tale incontro possa essere concreto – concludono i sindacati – sarà necessario almeno avere certezza del raggiungimento dell`accordo tra le parti in merito alle banchine, aree comuni, accesso nelle aree e suddivisione delle suddette, ed acquisire il progetto industriale definitivo di Jsw Steel Italy”.
Di parere contrario JSW Steel Italy, che in una nota sottolinea come “prende atto con sconcerto delle parole delle associazioni sindacali, ricordando che nella riunione odierna al Ministero la società ha presentato molto più del piano industriale e cioè il dettaglio degli investimenti già contrattualizzati e in parte pagati per il revamping del treno rotaie, operazione che ammonta a 144milioni di euro, per la quale la società ha già presentato le richieste di autorizzazioni agli enti competenti ed è in attesa di riceverle”. Lo scrive la società in una nota dopo l’incontro di oggi al Mimit.
“La società è stata negli anni passati oggetto di accuse per non aver fatto investimenti – aggiunge -, ora ha avuto il commitment di farli, dopo anni passati a fare il turnaround dell’azienda per riportarla in utile e porre la base dei futuri investimenti; investimenti che attendono solo la firma dell’accordo di programma, per il quale la società si dichiara da subito pronta a firmare senza altre dilazioni di tempo nei confini che il memoranfum of understanding siglato con il governo ha definito: 400 persone per JSW, col revamping del treno rotaie, a fronte di impegni chiari di parti pubbliche e privati definiti nel Mou. Siamo disponibili a firmarlo con impegno per entrambe le parti vincolanti. Ora e subito”.
“Per quanto concerne il forno elettrico se le Istituzioni riterranno che possa trovare allocazione industrialmente compatibile JSW si impegna sin da subito a realizzarlo – conclude-, diversamente va detto che non è oggetto del Memorandum e degli impegni presi da JSW. Quindi non ce ne voglia nessuno, ma questa volta siamo noi che stiamo aspettando”.
E.G.