I sindacati dei pensionati chiedono al Governo di essere coinvolti nella preparazione della “fase 2” dell’emergenza sanitaria. “Chiediamo di poter essere coinvolti fattivamente nella gestione e nell’organizzazione, nei limiti delle nostre competenze, per le tante questioni che riguarderanno da vicino la vita di milioni di anziani”, scrivono Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil in una lettera indirizzata al ministro della Salute, Roberto Speranza, e per conoscenza anche al presidente del consiglio, Giuseppe Conte.
“E’ del tutto evidente – continuano i sindacati – che questa fascia di popolazione è quella che ha pagato finora il prezzo più alto della diffusione del Covid-19 come dimostra quello che sta avvenendo nelle Rsa e non solo. Conveniamo sull’esigenza di procedere ad una riapertura graduale del paese e sulla necessità di prendere tutte le misure utili ad evitare il ritorno di una diffusione endemica del virus. Ci preoccupa e non poco la possibilità che agli anziani sia negata in qualche misura la possibilità di riprendere la propria libertà, come sentiamo dire da più parti in questi giorni. Non sarebbe giusto e aprirebbe degli evidenti problemi logistici nonché di costituzionalità”.
E.G.