“Nè passi in avanti nè passi indietro.” Riprendendo le parole del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, questo in sintesi l’esito dell’incontro tra il governo e i sindacati sulla riforma delle pensioni. Dalle dichiarazioni dei sindacati e dei rappresentanti del governo traspare che ancora la strada è lunga prima di arrivare ad una soluzione.
Camusso ha sottolineato: “maneggiamo cose complicatissime” e, quindi, “non vorremmo partecipare ad annunci di soluzioni. Stiamo lavorando per fare una discussione con il Governo. Ciò richiede un lavoro di valutazione che non si fa in tre minuti”.
Il leader del sindaco di Corso d’Italia ha ricordato che la legge Monti-Fornero sulle pensioni si fece in “tre ore”, producendo “il più grande disastro” in materia previdenziale. Camusso ha inoltre dichiarato che “non abbiamo discusso di Ape (anticipazione pensionistica). La nostra piattaforma parla del sistema previdenziale nel suo complesso e non di un pezzettino e delle risorse da dare ai giovani e alle pensioni del futuro. Non abbiamo elementi ad oggi per una valutazione finale perché siamo ancora dentro l’esame dei titoli. Non ci sono gli elementi di merito su cui fare una valutazione”.
Secondo il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini lo schema per flessibilità in uscita resta quello già illustrato nella precedente riunione ai sindacati. “Non ci sono novità – ha detto – lavoriamo perché i costi dell’operazione siano più bassi possibile e lavoriamo su una platea di meritevoli per le detrazioni fiscali. Resta lo schema dell’altra volta”.
Il confronto tra Governo e i sindacati sulle pensioni “prosegue” e andrà avanti nei prossimi giorni con i due incontri già programmati il 28 e il 30 giugno. Ma “oggi non ci sono giudizi perché il percorso non è concluso”. Lo ha detto il leader della Uil, Carmelo Barbagallo, che in conferenza stampa a chi gli chiedeva se i sindacati fossero più o meno soddisfatti ha così risposto: “Vedremo, oggi non abbiamo rotto. Il confronto prosegue. Noi siamo interessati più ad alcuni temi, quelli della nostra piattaforma, il Goveno è più interessato all’Ape (Anticipazione pensionistica)”.
L’Ape che il Governo intende introdurre per flessibilizzare l’uscita dal lavoro, “è una possibilità per tutti i cittadini. Tutti hanno titolo a fare una valutazione e possono decidere di uscire prima”. Lo ha affermato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rispondendo in conferenza stampa al termine dell’incontro con i sindacati. Il Ministro ha poi sottolineato che il confronto con il sindacato “si è sviluppato nel merito sulle materie all’ordine del giorno. Abbiamo definito i perimetri e le problematicità. C’è stato uno scambio di opinioni e ci sono ora elementi che utilizzeremo in questi giorni per gli approfondimenti”.
Il Ministro del Lavoro non è però voluto entrare nel merito dei dettagli tecnici, ma si è limitato a dire che c’è un “buon metodo di lavoro. Stiamo facendo passi avanti. Naturalmente – ha aggiunto – ci sono posizioni convergenti e divergenti, ma questa è la natura del confronto. Andiamo avanti definendo le materie su cui lavorare. Nel merito non c’è niente da commentare perchè il confronto è in corso”.