E’ stato presentato da Eurostat, l’Ufficio statistico delle Comunità europee, un rapporto sulla protezione sociale in Europa tra il 1990 e il 1999. La spesa per la protezione sociale europea è rimasta stabile al 27.6% del Pil tra il 1998 e il 1999. Dopo una crescita nei primi anni 90 (dal 25.5% del ’90 al 28.8% del ’93), la spesa si è assestata sul 27.6% nel 1998, ed è rimasta stabile nel 1999. La spesa per le funzioni ‘anzianità’ e ‘categorie disagiate’, con il 46% di media, è stata la più rilevante nella maggior parte degli Stati Membri, seguita dalle spese per ‘malattia, assistenza sanitaria e disabili’, con il 34.9%, e da quelle per ‘famiglia/bambini’ (8.5%), disoccupazione (6.8%) e ‘strutture di sostegno all’esclusione sociale’ (3.8%). I contributi sociali hanno fatto registrare un costante calo, dal 60.7% del 1990 al 60.6% del 1999. Questa riduzione è stata accompagnata da una crescita dei contributi statali, che dal 28.8% del 1990 sono passati al 35.7% del 1999. La più alta spesa sociale è registrata in Lussemburgo (8479 PPS- indicatore del potere d’acquisto standardizzato), rispetto ad una media europea di 5793. Il Lussemburgo è seguito, in questa speciale classifica, dalla Danimarca e dalla Svezia con 7000. All’altro capo della stessa classifica troviamo la Spagna (4000), l’Irlanda, il Portogallo e la Grecia. Da notare che la differenza tra i Paesi si è andata assottigliando nel corso degli anni ’90, passando da 3.6 volte a 2.5. Per quanto riguarda la percentuale del Pil dedicata alla spesa sociale, il Paese fanalino di coda è l’Irlanda, con il 14.7%, mentre la Svezia guida la classifica con il 32.9%. In termini reali le spese pro capite per la protezione sociale nell’Ue sono cresciute del 2.4% nel corso del solo 1999, facendo registrare un aumento della rapidità di crescita degli anni precedenti (+1.5% l’anno tra il 1996 e il 1999). Tra il 1996 e il 1999 la percentuale del Pil dedicata alla spesa sociale è aumentata solo in Grecia (+2.6%), Portogallo (+1.6%) e Italia (+0.5%), mentre è diminuita nei restanti 12 Paesi dell’Unione. I più grandi cambiamenti, da questo punto di vista, sono avvenuti in Danimarca e Olanda, dove i fondi per la protezione sociale sono diminuiti rispettivamente del 15 e del 10%.
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