Disoccupazione stabile in Eurolandia a novembre: il tasso di disoccupazione nella zona dell’euro è rimasto a quota 8,5%, lo stesso di ottobre 2001 dopo l’ ultima revisione.
Lo ha reso noto oggi Eurostat precisando che anche nell’intera Ue l’incidenza destagionalizzata del numero di senza lavoro rispetto alla popolazione attiva a novembre è rimasta stabile a 7,8%, come in ottobre. Un anno prima la disoccupazione era quasi la stessa (7,9%). Anche in Eurolandia, nell’ultimo anno il tasso dei senza lavoro ha oscillato tra l’8,4 e l’8,5%.
Per l’Italia, l’ultimo dato disponibile all’Ufficio statistico dell’Ue è quello di ottobre (9,3%). Si calcola che nella zona euro vi siano 11,7 milioni di disoccupati, che salgono a 13,6 milioni considerando tutti i 15 paesi dell’Ue.
I tassi di disoccupazione più bassi sono stati registrati in Olanda (2,2% in ottobre), Lussemburgo (2,5%) e Austria (4,0%), mentre quello della Spagna (13,0%) resta il più elevato.
È ancora una volta dell’Italia invece il negativo primato della disoccupazione giovanile (quella che colpisce le persone sotto i 25 anni): il tasso italiano, sempre relativo ad ottobre, è del 27,4% cui si avvicina solo quello della Spagna (25,0%). A novembre la media di Eurolandia era del 16,9% e quella Ue del 15,7%. Il paese dove i ragazzi trovano più facilmente lavoro è l’Olanda, dove la disoccupazione giovanile a ottobre era al 5,1%.
Nell’arco degli ultimi 12 mesi, le più ingenti flessioni dei tassi di disoccupazione sono state registrate in Olanda (dal 2,9 al 2,2%), Danimarca (da 4,8 a 4,4%), Svezia (da 5,4 a 5,0%) ed Italia (da 10,0 a 9,3%).
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