• Today is: martedì, Maggio 30, 2023

Stellantis, raggiunto l’accordo per Gigafactory Termoli, entra anche Mercedes

redazione
Marzo23/ 2022

Stellantis, TotalEnergies/Saft e Mercedes-Benz hanno finalizzato l’accordo per accogliere Mercedes-Benz come nuovo partner paritario di Automotive Cells Company (ACC). I partner si sono impegnati ad aumentare la capacità industriale di ACC ad almeno 120 GWh entro il 2030, quando gli stabilimenti francesi (Billy-Berclau/Douvrin) e tedeschi (Kaiserslautern) saranno in grado di produrre almeno 40 GWh ciascuno l’anno contro i 24 GWh inizialmente previsto. Il piano di capacità ACC aggiornato mobiliterà un investimento di oltre sette miliardi di euro.

Inoltre, ACC potrà contare su un terzo sito produttivo a Termoli, in Italia. Il 21 marzo è stato firmato un protocollo d’intesa tra ACC e le autorità italiane per formalizzare la volontà degli azionisti di investire in Italia e delle autorità italiane a sostenere l’investimento.

“Siamo lieti di accogliere Mercedes-Benz come nuovo partner di ACC. Ciò dimostra la credibilità dell’iniziativa intrapresa un anno fa da TotalEnergies/Saft e Stellantis e supporta chiaramente la nostra ambizione di essere un innovativo battery player europeo. Questo è un passaggio fondamentale per ACC. Dopo soli 18 mesi di esistenza, ACC è sulla buona strada con il suo centro di ricerca e sviluppo a Bordeaux e il suo sito pilota a Nersac già operativi. L’arrivo di Mercedes-Benz porta un voto di fiducia nella nostra tabella di marcia tecnologica e nella competitività dei nostri prodotti, il che rafforza significativamente il potenziale commerciale di ACC e supporta i nostri ambiziosi piani di crescita”, ha affermato Yann Vincent, Ceo di ACC.

ACC è stata fondata da Stellantis e TotalEnergies/Saft e supportata dalle autorità francesi, tedesche ed europee, per creare un innovativo riproduttore di batterie europeo per veicoli elettrici. L’ingresso di Mercedes-Benz in ACC è una dimostrazione del progresso industriale e dei pregi del progetto, che andrà a rafforzare.

Lo scopo di ACC è sviluppare e produrre celle e moduli per batterie per veicoli elettrici con particolare attenzione alla sicurezza, alle prestazioni e alla competitività, garantendo al contempo il massimo livello di qualità e la più bassa impronta di carbonio.

“Questa mattina sono state convocate con urgenza per un incontro le segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali dalla direzione del Gruppo Stellantis. L`azienda ci ha confermato ufficialmente l`investimento – ha sottolineato in una nota il segretario nazionale Fim Cisl Ferdinando Uliano – per il tramite ACC (la joint venture tra: Stellantis, Total Energy e Mercedes-Daimler), a Termoli della terza giga-factory europea che avrà una capacità produttiva di 40 GW al pari di quella francese e tedesca. La conferma dell`investimento è un risultato concreto e positivo per il nostro Paese e per gli stabilimenti del gruppo Stellantis perché, non solo costruisce un percorso di reindustrializzazione per una fabbrica di motori, ma mette in sicurezza e rafforza la presenza degli stabilimenti di Stellantis in Italia. Stellantis ci ha inoltre comunicato, che ai lavoratori coinvolti nel progetto giga factory verrà applicato lo stesso contratto già presente nel Gruppo”.

“Abbiamo chiesto all`azienda come Fim Cisl i dettagli del piano riguardanti le tempiste di attuazione, i livelli occupazionali assorbiti e i piani di formazione professionale insieme a tutti gli altri aspetti legati a questo importante investimento, l`azienda ci ha detto che saranno oggetto di un prossimo incontro” prosegue “Come sindacato abbiamo inoltre sollecitato l`azienda rispetto alla richiesta d`incontro con l`ad Tavares presentata i giorni scorsi e ci ha comunicato la disponibilità dell`ad ad incontraci nei prossimi giorni”.

La Fiom considera positivo e strategico l’investimento per la produzione di batterie nel nostro Paese, “è necessario ora aprire un confronto per entrare nel merito del percorso che deve tutelare le lavoratrici e i lavoratori dello stabilimento – sottolineano in una nota congiunta Michele De Palma segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil – e far diventare l’investimento un’opportunità di crescita per il territorio. Dopo le assemblee negli stabilimenti, il percorso di condivisione con le lavoratrici e i lavoratori e la richiesta unitaria, l’azienda ha comunicato che l’amministratore delegato incontrerà a breve le organizzazioni sindacali nazionali. E’ necessario avviare un confronto sul piano industriale, sulle missioni produttive e sulle attività degli stabilimenti e degli enti di staff per riportare progressivamente al pieno utilizzo gli impianti e le conoscenze dei centri di ricerca e sviluppo e salvaguardare le lavoratrici e i lavoratori”.

“Finalmente stamattina Stellantis ci ha dato la conferma ufficiale che la gigafactory sarà costruita a Termoli: si tratta di una notizia importantissima non solo per i lavoratori di Termoli, ma per tutto il settore italiano dell`auto”. Lo sottolineano il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, e il segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, Gianluca Ficco.

“La gigafactory – spiegano Palombella e Ficco – sarà della joint venture Acc, di cui Stellantis è parte, dovrebbe essere dimensionata a circa 40 gigawattora e sarà una delle tre fabbriche europee con quelle di Francia e Germania. Confidiamo di poter conoscere presto i particolari dell`investimento e quindi di poter avviare un confronto sindacale costruttivo, che per noi avrà naturalmente l`obiettivo di affrontare gli eventuali problemi e tutelare al meglio i lavoratori coinvolti”.

“La costruzione della gigafactory a Termoli – commentano Palombella e Ficco – rappresenta un passo fondamentale nell`adeguamento della catena produttiva italiana verso quel processo di elettrificazione che l`Unione europea sta imponendo con le sue normative. Inoltre dimostra la volontà di Stellantis di continuare a investire nel nostro Paese e la sua attenzione per le problematiche occupazionali, poiché a Termoli presente una grande fabbrica di motori che per sua stessa natura in prospettiva necessita di una riconversione. Infine il fatto che sull`investimento sia stato raggiunto un accordo col Governo attesta un rinnovato interesse istituzionale, da noi più volte sollecitato, per il comparto automotive”.

“Chiediamo ora un incontro – concludono Palombella e Ficco – con l`a.d. Carlos Tavares, per provare a suggellare quel patto di salvaguardia delle fabbriche italiane che stiamo costruendo intesa dopo intesa. Sappiamo che il futuro della industria italiana è irto di difficoltà e di pericoli, a cominciare dalla crisi degli approvvigionamenti, ma a maggior ragione dobbiamo cercare di fare sistema sindacato, istituzioni e imprese, per tutelare sia l`occupazione sia le condizioni di lavoro”.

E.G.

redazione