Stellantis ha comunicato il trasferimento di settanta lavoratori dallo stabilimento di San Nicola di Melfi a quello di Pomigliano d’arco. “Una pratica pericolosa” commenta la segretaria della Fiom Cgil della Basilicata, Giorgia Calamita, che chiede l’intervento delle istituzioni locali e della Regione Basilicata perché si faccia chiarezza sul futuro lavorativo, sul salario e sulle condizioni degli operai di Melfi e di tutti quelli dell’indotto.
In particolare, il sindacato lamenta la mancanza di confronto riguardo alla trasferta , che è stata semplicemente comunicata ai dipendenti, senza considerando le difficoltà per le famiglie coinvolte, e si chiede un incontro alla direzione aziendale.
La decisione di Stellantis viene associata dalla Fiom all’esodo di 800 lavoratori e all’internalizzazione di diverse lavorazioni provenienti dall’indotto. “Un vero e proprio ricatto occupazionale cui sono stati sottoposti i lavoratori – scrivono – che a questo punto, pena il licenziamento, non hanno altra scelta che accettare il trasferimento, svuotando in ogni caso lo stabilimento di Melfi, il cui futuro occupazionale appare sempre più incerto”.
e.m.