Abbiamo espresso la nostra contrarietà al progetto di separazione” delle rete di Tim, “ma ora il focus del sindacato è quello di garantire tutta l’occupazione”. Lo si legge in una nota della Fistel-Cisl al termine dell’incontro al Mimit con i ministri delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e del Lavoro, Marina Calderone, sul futuro di Tim.
A seguito della separazione della rete saranno due società: Netco, con 20mila lavoratori, e Serco, che ne conterà 16mila. “Servono garanzie sul processo di accompagnamento di entrambe le società – ha detto Alessandro Faraoni, segretario generale della Fistel Cisl -, attraverso il rifinanziamento delle politiche attive e passive del lavoro, con particolare attenzione alla CDE e alle risorse del PNNR in merito a digitalizzazione, upskilling e reskilling, nonché al finanziamento del Fondo di Solidarietà bilaterale di settore. Abbiamo bisogno che le certezze occupazionali siano estese anche alla Serco”.
“Abbiamo espresso un giudizio positivo sull’incontro e chiesto un tavolo permanente fino alla conclusione del processo di separazione di Tim. Il Governo – ha spiegato il segretario – ha confermato la disponibilità, al tavolo permanente e ad un confronto costruttivo sulla ricerca di soluzioni condivise, manterrà inoltre i poteri speciali sulla Netco in forza della Golden Power ritenendo l’infrastruttura strategica per il Paese”.
Faraoni ha fatto sapere che nel corso dell’incontro al Mimit “la ministra Calderone, alla sollecitazione della Fistel-Cisl ha dichiarato che sul tema dei CRM/BPO, chi porterà il lavoro all’estero non potrà beneficiare di incentivi o strumenti di sostegno e che l’A.I. non potrà mai sostituire i lavoratori, ma dovrà essere solo un mezzo per farli lavorare meglio”.
Per quanto riguarda la vertenza Abramo e in generale il mondo CRM/BPO, ha spiegato il segretario, “si è parlato di riconversione professionale dei lavoratori attraverso accordi regionali, ma sempre sotto un’attenta regia a livello Nazionale, per evitare episodi di dumping e sperpero di risorse pubbliche. Il ministro Urso ha ammesso che è in atto un riassetto del settore e che si stanno mettendo in campo tutte le iniziative per semplificare le procedure per lo sviluppo 5G. Il capo di Gabinetto del Ministro Urso ha chiesto ed ottenuto di scindere il tavolo in due, uno sulle questioni di settore e Tim, l’altro sugli ammortizzatori sociali, riaggiornando il tavolo fra una settimana”.
e.m.